Una «tartarughina» corre in cento scuole italiane

Una «tartarughina» corre in cento scuole italiane Una «tartarughina» corre in cento scuole italiane . T MPARARE a colla\{ JL DOrarc con l'elaboratore può cambiare il modo di apprendere», ha scritto Seymour Paperi, il matematico americano che ha realizzato, negli Anni Sessanta. Logo, linguaggio di programmazione rivolto ai bambini. E ai bambini, che saranno i protagonisti della società dell'informazione di domani, é importante dare, nella scuola, i mezzi concettuali e materiali per imparare a conoscere in modo attivo gli strumenti della tecnologia e della cultura informatica. Su Logo é principalmente imperniato 11 plano di lavoro di -Lucas. e «100 Scuole». 1 due progetti di sperlomentazione didattica nell'arca della scuola dell'obbligo varati dalla Commodore per l'anno scolastico 198485. (La Commodore ha realizzato, in collaborazione con le edizioni elettroniche Vili Mondadori, la versione italiana di Logo). Il progetto 100 6cuo!e riguarda 104 elementari e medie (con una materna e una superiore) sparse su tutto 11 territorio nazionale, a cui la Commodore ha fornito macchine per la creazione di laboratori di classe. «Il progetto non è direttivo nel confronti degli insegnanti», spiega Alberto Campiglio, l'organizzatore del progetto, «1 programmi clic giungono dalle varie parti d'Italia vengono esaminati e rielaborati dal nucleo operativo che ha sede a Milano, ma ogni insegnante ha la libertà di organizzare autonomamente il proprio lavoro». Alla scuola media di via Sanzio a Cinisello, che fa parte del gruppo «100 Scuole», gli studenti lavorano nella seconda il Logo e nella terza con il Basic per due ore una volta la settimana. «Il Logo si presta a lavori più creativi ed è per questo che i ragazzi possono anche lavorare da soli», spiega l'insegnante Marcello Sala. E infatti sorprende vedere gli alunni impegnati a lavorare con passione, alle prese con i problemi posti loro dalla Tartaruga, il piccolo animale cibernetico (come lo ha definito Paperi) che si muove sullo schermo disegnando le figure della geometria di Logo. ragazzi si sono esercitati nella palestra, sotto la guida dell'insegnante, a osservare sia come il loro stesso corpo si muove nello spazio, sia come si muove un compagno a cui vengono dati opportuni comandi (imparando, per esempio, a relativizzare le nozioni di destra e sinistra, che cambiano a seconda che il compagno sia di fronte o volga la schiena). Uno degli obiettivi più importanti su cut punta il lavoro con il computer nell'insegnamento della matematica, è la comprensione del concetto di variabile e quindi del significato del linguaggio algebrico (E' inutile cambiare un'intera procedura quando basta cambiare 11 valore di una variabile). Ma l'elaboratore può anche, più semplicemente, servire come sostituto dell'eserciziario, sia perché permette di creare nuovi esercizi, che stimolano la creatività, sia perché consente di sostituire alcuni esercizi con la costruzione, da parte dell'alunno, di un programma che risolva automaticamente il problema proposto. Interessanti alcuni aspetti psicologici del rapporto ragazzo-computer. «I ragaz- zi riconoscono più facilmente i propri errori di fronte alla macchina che non di fronte all'insegnante», osserva Alberto Campiglio. »e mentre Imparano a conoscere ì propri limiti, imparano anche a conoscere 1 limiti del calcolatore, e quindi, a non sopravvalutarlo».

Persone citate: Alberto Campiglio, Paperi, Seymour Paperi

Luoghi citati: Italia, Milano