Nel mondo degli uomini le donne sono emancipate ma depresse

Nel mondo degli uomini le donne sono emancipate ma depresse Nel mondo degli uomini le donne sono emancipate ma depresse O E fossi un.cacciatore nella cam« J3 pagna aperta / — scriveva Art- ' nette voti Drosle Hùlshoff. poetessa tedesca dell'Ottocento — se (ossi un po' soldato, / o se almeno iossi un uomo. ' guida mi sarebbe il ciclo». A un secolo di distanza, queste parole appaiono commoventi e lontane: rappresentano l'adolescenza dell'emancipazione femminile, quando immaginare di essere un uomo, un cacciatore o un soldato, era per le donne una promessa e un sogno di libertà. .Oggi — scrive invece Anna Del Bo Boffino nel suo ultimo libro. Voi uomini — ogni donna può fare tutto, come se fosse un uomo». La situazione è dunque sensibilmente cambiata. Vivere, comportarsi, soffrire come un uomo è lecito, possibile, da certi punti di vista necessario. Non c'è più la confortante famiglia ottocentesca in cui le donne intristivano, e componevano in versi le proprie irrealizzatc speranze di libertà; l'istituzione del matrimonio non offre più alcuno schermo protettivo; nel lavoro, nella cultura, le donne godono uguali garanzie e diritti degli uomini, ma condividono anche i rischi, le fatiche, le responsabilità. Quali sono le più recenti conseguenze di queste mutate condizioni? Il libro di Anna De! Bo Boffino ne offre un quadro complessivo, utilizzando gli strumenti dell'antropologia, della psicoanalisi, dell'indagine di costume, e affrontando il problema dal punto di vista di quello che è possibile dilaniare nuovo femminismo, ossia il femminismo di ricerea e di ripensamento inaugurato in questi ultimi anni. L'esito più noto e più evidente delle possibilità che si sono aperte con l'emancipazione delle donne è l'impressionante dilagare della depressione femminile, il diffondersi di uno stato di panico, e di incertezza: sembra che. appena conquistata la campagna aperta, come voleva Annette von Drostc, le donne si siano smarrite; essere corno gli uomini, essere cncciatori e soldati, intristisce e delude, la libertà del cielo — unica guida — è soffocante quanto la famiglia patriarcale. Certo, si può dire che le donne non sono state adeguatamente addestrate agli spazi aperti, clic è loro mancata l'educazione a vivere la libertà e il rischio, che — scrive Anna Del Bo — gettare una donna allo sbaraglio è come chiedere a L'ipotesi di un complotto un bambino di lare il giro del mondo in sandali e maglietta: senza soldi e punti di riferimento: a suo rischio e pericolo, aspettando solo di dirgli: "Hai Visto che non ce la jioferi fare'.'". Ma su questa via non si spiega nulla: nessuno, uomo o donna, riceve un adeguato addestramento alla vita: per questo genere di attività non esiste alcuna propedeutica, e non sì è mai sufficientemente pronti. C'è però un altro motivo, che spiega l'attuale disagio femminile, e a questo proposito l'indagine di Anna Del Ho Boffino diventa critica della cultura. Sì. le donne nel lavoro non sono mai saggiamente aggressive, non conoscono la giusta amministrazione def/'assertivencss, dell'affermazione di sé. Le donne, nel mondo maschile, tendono a mescolare le ragioni del cuore e le ragioni del potere, u confondere moralità e legalità. Ma questi sono davvero tutti comportamenti sbagliati? Non è forse riduttivo valutare nel lavoro, nel sesso, nei sentimenti, soltanto l'aspetto della competizione, della lotta, del potere, del vincere o perdere? In realtà l'inettitudine delle donne all'interno del mondo maschile nasconde, secondo l'autrice, le tendenze anti-aggrcssive tipiche della cultura femminile: il rifiuto della dominazione, la rinuncia alla lotta di fronte alla conservazione della vita, e a vantaggio della sopravvivenza dell 'avversario. La depressione e l'incertezza delle donne -emancipate- sarebbero dunque indicative della fragile e faticosa sopravvivenza della cultura femminile all'interno di un mondo organizzato secondo canoni maschili, governalo dai principi della competitività e detla lotta. Non si può dire che sia una cultura emergente (ciò sarebbe contraddittorio), ma è forse l'acquisizione di un nuovo punto di vista, l'apertura di una nuova via, conclude l'autrice, per disegnare e legittimare i contorni di nuove identità umane, maschili e femminili. Franca d'Agostini Anna Del Bo Boffino. «Voi uomini», Mondadori, 191 pagine, 15.000 lire. decisioni che stava per prendere, il mistero delle ultime ore e delle carte che teneva tra le mani, sa di romanzesco. Che tutto non sia chiaro in questa tragedia sono molti a ritenerlo. Di 11 all'ipotesi di un complotto c'è però lo spazio di un ..giallo». L'indagine di Yallop, invece, approda all'assassinio, magari per avvelenamento, commesso da persone della Curia che temevano di essere spazzate via: figure legate a nomi come Calvi. Sindona. Golii e via dicendo. I vantaggi? ..Affari, come al solito.. E difatti, intorno all'ascesa di Papa Luciani, l'autore tesse un affresco di trame finanziarie e complicità non del tutto misteriose.

Persone citate: Anna Del, Anna Del Bo, Franca D'agostini Anna, Mondadori, Papa Luciani, Sindona, Yallop