Bambini d'argilla in una Cina un po' kitsch

Bambini d'argilla in una Cina un po' kitsch Bambini d'argilla in una Cina un po' kitsch co», chiese a Balàzs, allora rifugiato a Vienna, di illustrare una serie di suoi acquarelli 'Cinesi» con altrettanti racconti che da essi traessero ispirazione. Gli acquarelli della Lydis. — molto bene riprodotti nel volume — o noi sembrano, per la verità, terribili esemplari di 'kitsch», anche se molto 'Cinesi», vi- ■ sti con l'occhio di quell'epoca, in cui, insieme ad altri 'esotismi», là nuova 'Chlnolserie» ebbe una ricca rifioritura. 1testi, scritti nel 1922 in lingua tedesca, suscitarono l'ammira-1 zlone di molti lettori, tra cui va ricordato Thomas Mann, che scrisse per essi una prefazione. Ma lo stesso Balàzs criticò molto quella prima stesura (e la traduttrice condivide il giudizio negativo); tante che, un quarto di secolo più tardi, li riscrisse in un- ' gherese. , Come giudicare oggi quei 17 racconti? Essi ci conducono, sì, in un mondo fiabesco, abbastanza credibil- • mente cinese, seguendo soprattutto il filone favolistico - apologetico - moralista dei massimi poeti e

Persone citate: Thomas Mann

Luoghi citati: Cina, Vienna