La prima volta di Ayrton nuovo mago della pioggia

Senna, 25 anni, quasi incredulo per la vittoria Senna, 25 anni, quasi incredulo per la vittoria La prima volta di Ayrton nuovo mago della pioggia Johansson deluso: «Mi aspettavo di più» Albereto iremo gli elogi «Oro viene il diffìcile» DAL NOSTRO INVIATO ESTORIL — La prima volta di Ayrton Senna. Il brasiliano entra nell'albo d'oro della Formula 1 con una vittoria entusiasmante, un successo pieno, alla sua seconda stagione nel mondo dei Gran premi c alla seconda gara con la Lotus. Un'affermazione che non ha vìolti precedenti, soprattutto nei tempi moderni, e che lancia il sudamericano nel firmamento dei fuoriclasse del volante. Si sapeva pia ette éénna'éra un potenziale campione: i piazzamenti ottenuti in passalo, soprattutto il secondo posto a Montecarlo lo scorso anno (altra gara corsa sotto la pioggia) e numerose corse significative, avemno fatto puntare gli occhi di tutti su questo personaggio clic certamente farà parlare molto di I sé. Un giovane (ha solo 25 ! anni) che si impegna al masj simo. che é sempre conce» traI to, che pensa solo e soprattuli to alle corse. Gli ultimi giri so»o stati | una specie di samba brasiliai ?io. Quando poi Senna ha taì glialo il traguardo la sua ! esplosione di gioia ha mandaj to in visibilio gli spettatori: ! Ayrton ha alzato le braccia al I cielo, ha lascialo più volte, il | volante facendo gesti di grande contentezza. Sul podio il I brasiliano ha trattenuto a I stento le. lacrtme. ha spruzza! to tutti di champagne, ha traI volto senza rendersene conto trofei e coppe che erano stati preparati per lui. «E' stata una bella vittoria — ha affermato —: un primo posto era nei miei piani, ma non me l'aspettavo cosi presto. Gareggiare con la pioggia è sempre duro. Là Lotus e stata perfetta, il motore molto dolce e progressivo. Ho avuto qualche incertezza a causa del freni al carbonio che sul bagnato si comportano in maniera a volte inattesa. Sul rettilineo, nel finale, ero costretta à piaggiare In quarta marcia, senza mettere la quinta, perché le ruote pattinavano In continuazione». Alle Williams il record dei testa-coda ESTORIL — Le due Williams sono state le vetture protagoniste del maggior numero di testa-coda. Mansell nel giro di ricognizione, Rosberg in due altre occasioni. Il pilota finlandese, ex campione del mondo, è anche rimasto leggermente ferito in occasione della sua seconda uscita di pista. Hanno dovuto applicargli tre punti di sutura al polso sinistro, mentre il suo compagno di squadra inglese è tornato al box zoppicando per un Indolenzimento ad una gamba. Il motivo di queste numerose carambole è da ricercarsi nel motore Honda, che scarica troppo Improvvisamente la sua notevole potenza a terra. .Non ho nessuno in particolare a cui dedicare la vittoria — ha detto ancora Senna —, ma credo di meritarmela cosi come se la merita la Lotus, che ha dimostrato di non essere soltanto una vettura da qualificazione. Non penso assolutamente al mondiale, per ora cercherò di vivere alla giornata, tentando di raccogliere il maggior numero di punti possibile. Volete sapere dove ho imparato a guidare sotto la pioggia? Non certamente In Brasile. E' stata la scuola del go-kart a insegnarmi tutto. Se un pilota passa da queste piccole automobili in miniatura può imparare molto, in particolare nella sensibilità dì guida. Io ho sempre cercato di dosare bene l'acceleratore e ini è andata bene». Anche Elio De Angelis, seppure molto amareggiato per l'impossibilità di battersi fino in fondo, lui riconosciuto la bravura del compagno di squadra: «Senna è certamente un pilota di grande valore Io purtroppo non ho potuto difendermi: correre con tre sole ruote è impossibile. Pen savo di avere una sospensione schiacciata e per questo motivo non mi sono fermato ai box. Ora, a ragion veduta, posso credere che se avessi fatto tuia sosta e se mi fosse ro state cambiate le gomme, forse avrei ottenuto un risul lato migliore. C eli ESTORIL — Ancora una volta la Ferrari seconda con Michele Alboreto. Onestamente, dopo le prove di sabato, nel clan di Maranello non c'era troppo ottimismo. C'era fiducia nel lavoro svolto, nelle capacità e nell'impegno dei piloti, ma i problemi che erano sorti nelle qualificazioni ed anche nei test liberi della mattinata avevano creato non poche preoccupazioni. Tutto si è risolto per il meglio, anche se Johansson non ha potuto andare a punti. -Non provo nulla di speciale — ha detto Piero Lardi Ferrari, figlio del costruttore modenese —, perché siamo abituati alle corse ed ai risultati negativi t positivi. Mi pare che Pironi sta stato l'ultimo pilota della nostra squadra in testa al campionato mondiale. Speriamo di andare avanti cosi Qualcuno gli ha chiesto se non ci sono mai stati contatti fra la scuderia italiana c Senna. Ha risposto: «Mio padre, guardando la televisione, si interessa sempre ai giovani promettenti. Anche per Senna c'era stato un interessamento, ma i fatti non ci hanno permesso di arrivare a un incontro. Comunque credo clic nel campo del piloti, per il momento, non abbiamo problemi. Alboreto e Johansson sono entrambi più che validi». Michele Alboreto, in testa alla graduatoria iridata, è ap¬ C. eli. parso soddisfatto: -E' stata una gara molto difficile, tiratisstma, piena di rischi. Alla partenza ho rischiato di centrare in pieno la Williams di Rosbcrg. Successivamente mi sono ancora trovato la stessa vettura, in mezzo alla curva che immetteva ai box, di fronte e l'ho evitata per un miracolo. Quando ho superato De Angelis mi è venuta la tentazione di chiudere gli occhi. Non vedevo nulla, ero in una nuvola d'acqua ed ho tentato il tutto per-tutto. La macchina? E' andata bene. Ma abbiamo ancora molto lavoro da farc^blsogna progredire ulteriormente. Siamo stati quast alla pari con la McLaren, ma la Lotus stavolta era imprendibile. Avevano più trazione di noi soprattutto all'uscita delle curve lente. Il nostro motore però è stato perfetto ed 6 assai potente. In ogni caso è completamente stupido correre in questa maniera con la pista ini'asa d'acqua. Non so perché non lutnno sospeso la corsa a tre quarti, come è previsto dal regolamento». -Adesso viene il difficile — ha continuato Alboreto —: è molto impegnativo rimanere in testa, al mondiale. Io in ogni corsa cerco sempre di puntare alla vittoria, ma non è una cosa semplice. Abbiamo tutto un programma da eseguire. Credo che il titolo possa arrivare non solo con i piazzamenti ma con i primi Il Benetton sco posti». A chi gli ha domandato se è contento di avere un compagno come Johansson. Michele ha risposto: -Sto bene con lui. E spero anche che nelle prossime gare vada forte. E' meglio avere un alleato che porti via i punti agli avversari che non uno "scudiero" senza temperamento». Stephan Johansson è apparso un poco deluso: -Certo, mi aspettavo qualcosa di meglio. Purtroppo non ho potuto fare. Ai-Più- Quando Patrese ■mi$m<centraU> nei primi giri, ho creduto che la corsa fosse già finita per me. Invece ho potuto proseguire. Ma dopo qualche minuto mi sono trovato davanti Winkelhock con la sua macchina girata In pista. Avevo di fronte a me Berger e non vedevo nulla. L'austriaco ha evitato l'ostacolo, io gli sono piombato addosso senza quasi rendermene conto, evitando un impatto piU grave solo all'ultimo istante. Sono andato nel prato ed ho piegato l'alettone anteriore. Sull'episodio dell'Incidente iniziale, anche lo stesso Patrese ha dato ragione allo svedese: -Mi dispiace per Johansson — ha detto il padovano —, ma stavo cercando di superarlo. Forse ho affrettato troppo i tempi perché scntli'o che la macchina andai'a bene. Quando però ho visto che la traiettoria era chiusa mi sono reso conto che non avrei potuto passare senza toccare la Ferrari». c. c. nfitto a Parma