Brin, un presidente felice

Brin, un presidente felice Brin, un presidente felice CAIRO M. — Bisogna pescare a piene mani tra le Iperboli, per definire quello che è stato Ieri alle 17,30 lo spogliatolo della Cairese. Valga per tutte la figura del presidente Brin, uno che ha II verbo facile: Immobile, le lacrime agli occhi, senza parole. Ha detto solo: «Quasi non ci credo, non ancora. Ragazzi meravigliosi, pubblico eccezionale. E In effetti si può a ragione parlare di domenica mal vissuta In passato dallo sport cairese e dell'Intera Val Bormlds. Battere II Casale, essere ormai In pratica In C2, era fino a Ieri mattina un sogno. Adesso ò realtà, e lo scatenatlsslmo general manager Luciano Spinello non lo tiene proprio più nessuno. Dice, anzi quasi urla: «Che squadra, gente, che grinta, che coraggio. Contro questo Casale, e contro gli episodi negativi dell'autogol e del rigore sbagliato, ci vuole un cuore cosi. Certo, loro sono rimasti In dieci per più di un tempo, ma nel calcio gli errori, anche causati dal nervi, al pagano». E ancora: «C2? Questa parola la pronuncerò solo quando anche la matematica non lascerà scampo agli avversari. Per ora dico che, nelle ultime cinque gare, dobbiamo ottenere 8 punti. Se ci riusciamo, e lo dico che II calendario lo consente, gli altri possono pure fare ciò che vogliono». Con I due tecnici, Zunino e Vincenzi, si passa all'analisi tecnica. Il mister del Casale è visibilmente amareggiato ma non si aggrappa, come potrebbe, alla direzione del signor Marchi, e dice: «Abbiamo commesso degli errori e la Cairese ci ha puniti. In undici come minimo non avremmo perso, ma anche con un uomo In meno non abbiamo demeritato. Forse sarebbe bastato un pizzico di esperienza In più. Sull'espulsione di Scandrogllo dico solo questo: un arbitro, In gare come questa, dovrebbe pensarci molto bene prima di prendere certe decisioni», r. b.

Persone citate: Brin, Immobile, Luciano Spinello, Vincenzi

Luoghi citati: Casale, Intera Val Bormlds