Il Napoli non spaventa la Cremonese

Maradona fa segnare Bertoni ma poi Bonomi agguanta un meritato pareggio Maradona fa segnare Bertoni ma poi Bonomi agguanta un meritato pareggio Il Napoli non spavento la Cremonese Cremonese-N CREMONESE (all. Mondonico): Borin 7; Montorfano 6,5, Galvani 0,5; Zmuda C,5, Paolinelli 6, Garzili! 7; Bonomi 6, Bcncina 6,5, Nicoletti 5,5, Finardi 6,5, Juary 5,5. NAPOLI (all. Marchesi): Di Fusco 6,5; Bruscolotti 7, Boldini 6,5, (65' Carminante s.v.) ; Celestini 7, Ferrarlo 7, Marino 7; Bertoni 6,5, De Vecchi 6,5, (82' Favo s.v.), Caffarelll 6,5, Maradona 7, Dal Fiume 6,5. Arbitro: Lamorgese 6. Reti: 54' Bertoni, 58' Bonomi. dal nostro Inviato CREMONA — Con un Napoli che ormai guarda la zona Uefa dalla parte sbagliata del binocolo e con una Cremonese che attende soltanto la ratifica matematica alla fine della sua. rapida parentesi in serie A ci si poteva aspettare una partita noiosa, un anticipo delle stucchevoli manfrine di fine campionato anche se mancano ancora cinque giornate al calar della tela. I griglorossi di Mondonico, invece, ligi al ruolo estremamente coerente e dignitoso che hanno sempre recitato in campionato — il gioco per il gioco innanzitutto — hanno fatto il possibile per non far mancare un discreto spettacolo non solo ai tifosi di casa ma anche ai numerosi sostenitori del Napoli venuti da apoli 1-1 GIANNI PIQNATA Milano e da tutta la Lombardia. E Maradona e compagni hanno raccolto l'invito a giocare per giocare, dando vita ad una partita tutto sommato divertente, priva di episodi cattivi, risonasi con una parità per 1-1 che esalta sia l'Impegno delle due concorrenti sia la volontà di non rischiare troppo per cambiare un risultato che ad un certo punto andava bene ad entrambe. L'unica nota un po' stonata ad esser difficili può venire dalla direzione del signor Lamorgese un arbitro di 37 anni alle prime esperienze in serie A malgrado l'età non più giovanissima. Non si può dire che 11 direttore di gara calabrese abbia arbitrato male, ma il sospetto che la perso¬ nalità di Maradona abbia un po' suggestionato anche lui è qualcosa di più che una semplice impressione. Il fuoriclasse argentino che ormai si è adeguato benissimo al clima del campionato italiano non aveva nessun bisogno di essere superprotetto tanto più che Garzili!, il suo marcatore, ha fatto la sua parte con una correttezza che lo stesso Maradona avrebbe voluto riscontrare in ogni altra domenica del torneo. La mano paterna di Lamorgese sulla testa di Maradona non ha comunque influito sul risultato anche se il gol che ha rotto l'equilibrio è venuto proprio da un'azione dell'argentino. Tutto il primo tempo, vivace ma sterile, era vissuto soprattutto sull'abilità del fuoriclasse argentino nei calci piazzati. Già dopo due minuti Borin aveva fermato in due tempi un insidioso spiovente dalla destra di Dleguito su punizione diretta al 10', su un'altra bella parata di Borin su tiro di Caffarelli poi un paio di occasioni fallite della Cremonese — mischia gigantesca al 33' con traversa di Montorfano salvataggio di Bruscolotti su Nicoletti e Galvani lanciato in contropiede al 40' — ed infine al 41' un altro calcio piazzato di Maradona dal limite per un fallo in verità piuttosto dubbio su Daniel Bertoni. Dieguito ha Indovinato l'angolo giusto ma Borin, ieri il migliore della Cremonese, non si è fatto sorprendere deviando in angolo un insidiosissimo pallone. Nella ripresa come si è detto la spinta per sbloccare il risultato è venuta al 54' da un assolo dello stesso Maradona. L'argentino è andato via a metà campo, ha resistito alle cariche di Garzllli e Paolinelli, è andato quasi a fondo campo sulla sinistra ed ha scodellato un Invitante pallone che Daniel Bertoni lasciato inspiegabilmente incustodito da Zmuda non ha avuto difficoltà a sospingere in rete di testa. La rabbiosa reazione della Cremonese sospinta da un pubblico che giustamente — in base al gioco visto fino a quel momento — considerava lo 0-1 una ingiustizia, ha trovato 11 suo legittimo sbocco dopo soli quattro minuti. Juary, forse infrollito di cotechini e ben lontano dalle doti di scatto dei suoi tempi avellinesi, riusciva comunque ad andar via su un passaggio di Nicoletti e veniva atterrato proprio sul limite dell'area di rigore. Sul calcio di punizione 10 specialista Finardi fintava 11 tiro e alle sue spalle Bonomi sorprendeva Di Fusco con un angolatissimo pallonetto. A questo punto, sìa perché un temporale scoppiato d'improvviso Invitava un rallentamento dell'impegno, sia perché molti giocatori erano già in riserva, il tirare i remi in barca è stata una cosa abbastanza naturale. Nelle file della Cremonese. Nicoletti, sceso In campo in condizioni fisiche assai precarie, correva ormai sulle ginocchia ed altrettanto faceva Galvani terzino alla Cabrini spolmonatosi nel primo tempo per Impressionare qualcuno in tribuna. Dall'altra parte si notavano pure crepe a ripetizione sorrette soltanto dalla volontà dì Dleguito di reggere la partita da solo e dall'esperienza del trio difensivo Bruscolotti Ferrarlo Marino. Proprio a un minuto dalla fine capitava allo stanchissimo Galvani l'occasionissima-gol ma Di Fusco uscitogli incontro riusciva ad evitare la beffa finale.

Luoghi citati: Dleguito, Lombardia, Milano, Montorfano, Napoli