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Cala un fitto mistero sulla ragazza bruciata Cala un fitto mistero sulla ragazza bruciata Anche l'ipotesi del srante le indagini, è TRECATE — Laura Mondin!, la studentessa universitaria di Trccatc trovata carbonizzata dicci giorni la accanto alla sua utilitaria in un boschetto nei pressi di Lunate Pozzolo. è stata uccisa o si e tolta la vita? Quest'ultima ipotesi, dopo le molte avanzate nei giorni scorsi, se confermata toglierebbe alla morte della giovane il pesante alone di mistero, di autentico «giallo», che ha avuto fino ad ora. A far balenare questa possibilità sono gli stessi inquirenti. Hanno detto che «potrebbe essere-, che dall'esito dell'autopsia (peraltro ancora coperto dal segreto istruttorio) potrebbero essere emerse indicazioni in questo senso. Pare inoltre, ma anche qui manca conferma ufficiale, che il tappo del serbatoio della benzina sia stato trovato all'interno dell'abitacolo della «126» di Laura Mondini. Suicidio, quindi? A Trccate. il grosso centro dell'hinterland novarese al confine con la Lombardia nel quale la giovane abitava, non ci crede però nessuno. Anche se non era una ragazza conosciutissima, anche se preferiva sfarsene a casa invece che andare in giro. Laura è ricordata da parecchia gente. Tutti affermano che non aveva motivo di togliersi la vita. Legata com'era, alla famiglia non avrebbe mai dato un dolore cosi grande ai genitori che l'adoravano. E In effetti è difficile credere che una studentessa di 27 anni, bella, apparentemente senza problemi, decida improvvisamente di andare tutta sola in auto fino a Lonate Pozzolo e di addentrarsi in quell'intricato boschetto, dove chi non è pratico rischia di perdersi, dove le prostitute sono a diecine, col fermo proposito di togliersi la vita. E per farla finita va a scegliere 11 più incredibile dei modi: apre il serbatoio della benzina, ne aspira una buona quantità, se la getta addosso e quindi, con mano ferma, ac¬ suicidio, avanzata du difficile da avvalorare cende il fiammifero che la trasforma in una torcia umana. Quanto alle fratture al cranio, riscontrate sul cadavere, stando alla versione del suicidio sarebbero state provocate dall'urto contro la portiera dell'auto, aperta da Laura in un ultimo anelito di vita. A confermare almeno la meccanica conclusiva c'è la posizione del corpo: trovato riverso per terra accanto alla portiera di guida, i piedi ancora all'interno dell'abitacolo. A Trecatc, però, dicono che Laura non è certamente andata da sola nel boschetto della valle del Ticino. Qualcuno ve l'ha portata, forse dopo averla stordita colpendola alla testa. Questo «qualcuno» ha poi cosparso il corpo della ragazza, scivolata fuori dall'auto, con la benzina e. con folle ferocia, le ha dato fuoco. Marcello Sanzo Borgo San Dalm