Verso un'intesa sul vincolo di Venezia fra la sovrintendente Asso e il Comune

Verso un'intesa sul vincolo di Venezia fra la sovrintendente Asso e il Comune Verso un'intesa sul vincolo di Venezia fra la sovrintendente Asso e il Comune Un incontro con l'a«Non c'è pregiud VENEZIA — Dalla guerra al confronto, alla collaborazione: la sovrintendente ai monumenti Margherita Asso e l'assessore comunale ai lavori pubblici, Nereo Laroni si sono incontrati. E la discussione ha dato risultati positivi. L'architetto Asso, a Venezia da tre anni, era già nota per altre clamorose iniziative. Ma l'ultima ha provocato una vera battaglia: la richiesta al ministero dei Beni Culturali di porre sotto vincolo l'intera città lagunare, con Murano, Burano. Pellcstrina, Chioggia e le zone del Lido che contengono esempi di architettura liberty. _ Il sindaco on. Mario Rigo teme che il vincolo immobilizzi la città rendendo praticamente impossibile qualsiasi forma di intervento edilizio almeno per un bel po' di Cortei storici e assessore ai lavori pubdiziale da parte degli anni. Venezia e una città che sta morendo — ribatte Margherita Asso — e va conservata nella sua interezza. L'incontro tra la Asso e Laroni — svoltosi nella scuola di San Giovanni Evangelista — è stato di quelli che lasciano molte porte aperte. «Sono sicuro che con il Comune ci sia un accordo. C'è terreno di collaborazione» ha detto la soprintendente. -Non esiste alcuna pregiudiziale nei confronti dell'azione di vincolo intrapresa dalla Soprintendenza» ha osservato a sua volta Laroni. Per questa trattativa, condotta su un piano rigorosamente professionale e tecnico, Comune e Soprintendenza sono usciti con posizioni ancora distinte ma non più opposte, insomma lo spazio per la trattativa c'è. Tra i molti interventi, me¬ danze air«overtu blici chiarisce alcuni pu amministratori» - «Si rita certamente di essere ricordato quello del sottosegretario ai Beni Culturali Giuseppe Galasso. «Condurre un'azione di tutela attraverso il vincolo non vuol dire affatto mettere le brache alla storia, immobilizzure l'ambiente urbano e il paesaggio e prospettare un impossibile arresto di qualsiasi spinta creativa di nuove forme sociali di residenza e dei servizi» ha datto Galasso. «Il vincolo — ha sottolineato ancora Galasso — significa clic chi si vuole muovere su un terreno denso di l'alari storico-culturali lo dei>c fare con le procedure non casuali, non singole, non estemporanee, ma con le procedure imposte dal vincolo». Il professor Vittore Branca, presidente dell'Istituto veneto di Scienze Lettere e Arti e vicepresidente della Fonda¬ ra» della XVIII ed nti della questione può collaborare» zione Cini, ha osservato dal canto suo che «è convinzione generale che Venezia è un unicum da proteggere». «Qualunque provvedimento la tuteli effkucemcnte — ha detto ancora Branca — è il benvenuto». Un maggior coordinamento tra Comune e Soprintendenza nell'indivlduare con precisione gli edifici da sottoporre a vincolo è stato auspicato dal segretario regionale del sindacato inquilini Sunia. Renzo Pelltzzon. Il presidente della Càmera di Commercio, avv. Mario Valeri Manera, ha osservato a sua volta che «sotto le campane di vetro non c'è mai vita» e che «anche gli strumenti di difesa devono tener conto del tempo in cui viviamo, die è quello del computer e non del quaderno a quadretti*, Gigi Bevilacqua izione della «Fest

Luoghi citati: Chioggia, Venezia