Sani e salvi i presunti complici nell'attentato a Carlo Palermo

Valenti e Mercadante scomparsi e ricercati sul Monte Inici Valenti e Mercadante scomparsi e ricercati sul Monte Inici Sani e salvi i presunti complici nell'attentato a Carlo Palermo Una telefonata andall'avvicinarsi d CASTELLAMMARE DEL GOLFO — Il mistero del Monte Inici, sopra Castellammare del Golfo, si è in parte chiarito. Non sono stati uccisi con il sistema dell'incaprettamento. ma sono riapparsi vivi e vegeti, dopo essere stati cercati da centinaia di militari, gli agricoltori Antonino Valenti e Michele Mercadante di 39 e 34 anni. Sono ricomparsi alle 11,40 di ieri mattina, presentandosi ai carabinieri di Castellammare del Golfo mentre le ricerche proseguivano nell'intrico dei boschi della zona, persino con l'impiego di carabinieri sommozzatori che hanno perlustrato un laghetto artificiale. •Siamo qui, siamo noi i due Cile cercate- hanno detto al piantone aggiungendo di aver trascorso la notte in un casolare di proprietà di Valenti. Un po' di tempo, giusto quello necessario, e l'allarme è cessato. I reparti speciali dei carabinieri e della polizia, inviati in zona, sono stati rimandati in caserma e gli elicotteri hanno smesso di volare. Su Valenti e Mercadante, però, i dubbi continuano, e pesano molto. «Abbiamo avuto paura ledendo arrivare tutta quella gente e siamo scappati» hanno detto confusi, imbarazzati ma soprattutto raccogliendo scarso credito tra gli investigatori. Valenti e Mercadante, che sono stati poi sottoposti a lunghissimi interrogatori. Le battute erano riprese alle prime luci del giorno, dopo un'alba livida, nell'aria frizzante dell'inizio del mattino, nei boschi e negli estesi pascoli che sovrastano il paese e che si susseguono alternati da rustici sperduti nei fianchi del monte alto 1060 metri. Il «giallo» delle due morti annunciate ma non vere è più che mai in piedi, anche se Valenti e Mercadante cercano di sminuire la vicenda e di attribuire ad uno scherzo di cattivo gustò la telefonata con^cui sabato mattina la polizia era stata avvertita che i loro cadaveri erano stati abbandonati sul Monte Inici, accanto alla Fiat 127 di Valenti. Ben presto gli investigatori avevano creduto che i due potettero essere stati uccisi perché ormai non servivano più, dopo aver partecipato all'orrenda strage del giorno 2 a Pizzolungo, dove, nello scoppio di un'auto-bomba piazzata dalla mafia per togliere di mezzo il giudice Carlo Palermo, furono massacrati Barbara Asta ed i suoi figlioletti gemelli Salvatore e Giuseppe di 6 anni. Ma ci si chiede adesso, dopo che Valenti e Mercadante sono riapparsi, perché subito losse parso possibile che i due davvero fossero tra i responsabili della strage. Forse l'anonimo che sabato aveva telefonato segnalando la presenza delle due salme sul Monte Inici ha voluto richiamare clamorosamente l'attenzione della polizia e dei carabinieri su Valenti e Mer cadante. Questa ipotesi è presa in seria considerazione dagli investigatori tanto più che Valenti è considerato amico a doppio filo di Gioacchino Calabro, arrestato per concorso nella strage ed an che buon amico di Giuseppe Edola, che la scorsa settimana è finito in carcere per concorso nella corruzione del sostituto procuratore della Repubblica di Trapani, Antonio Costa. Intanto, per favoreggiamento nei confronti di Calabro, è stato arrestato l'allevatore di bestiame Vincenzo Cusimano di 34 anni, ad una sorella del quale, giorni fa, è stata rubata una Fiat Uno. trovata poi incendiata tra Alcamo e Partinlco che con Camporeale formano un triangolo ad altissima concentrazione mafiosa. Cusimano è adesso rinchiuso nel carcere di Caltanissetta a disposizione del giudice istrutVOre Claudio Lo Curto che ^istruisce il processo sulla strage di Pizzolungo. dopo la formalizzazione degli atti decisa dal procuratore Sebastiano Palane. In questi colpi a sorpresa, che continuano a registrarci nel Trapanese, lo scenario di Castellammare del Golfo non è casuale. Qui abita il sostituto procuratore della Repubblica Costa, accusato di essersi lasciato corrompere dalla mafia ed ora agli arresti domiciliari nella sua grande villa situata proprio alle falde di Monte Inici. Successore di Giangiacomo Ciaccio Montulto, il sostituto procuratore di Trapani assassinato dalla' nonima li aveva dati delle pattuglie - Altr Trapani. Michele Mercadan mafia il 25 Costa, dopo spensione magistrato. gennaio del 1983. l'arresto e la sodall'incarico di fu rimpiazzato per uccisi - Erano scappati impauriti i arresti per la strage di Pizzohmgo te, uno dei due «scomparsi* da Carlo Palermo. Questo magistrato che giorni fa, con dichiarazioni ad alcuni giornali tra cui «La Stampa.,, ha sostenuto di essere innocente •■su tutta la linea», volente o nolente riinane al centro delle vicende di questi ultimi tempi nel Trapanese. E Castellammare del Golfo è anche li paese dove Calabro ha la sua carrozzeria che — sospettano gli inquirenti — sarebbe stata il covo del clan mafioso incaricato della strage del 2 scorso. Ma è anche qualcosa di più, infatti è il paese d'origine di Piersanti Mattarella, il presidente della Regione della «nuova frontiera democristiana in Sicilia» assassinato cinque anni fa dalla mafia. Non è mai stato escluso che l'ordine di colpire tanto in alto non partisse proprio da Castellammare del Golfo Antonio Ravidà

Luoghi citati: Alcamo, Caltanissetta, Castellammare Del Golfo, Cile, Sicilia