Amianto blu assassino silenzioso Tredicimila tonnellate importate

Emerge dall'inchiesta del pretore di Torino sulla diffusione dell'asbestosi Emerge dall'inchiesta del pretore di Torino sulla diffusione dell'asbestosi Amianto blu, assassino silenzioso Tredicimila tonnellate importate E' un dato nazionale - Da 10 anni Piemonte - Vietato l'uso del pietr broso che fa diminuire la capacita respiratoria, è nota fin dall'inizio del secolo: e fin dal 1934 è stato individuato un cancro della pleura in un portatore di asbestosi. E non ci sono quindi dubbi sulle connessioni tra l'esposizione all'amianto e queste gravi malattie che portano alla morte. Si tratta di un problema generale — gli anatomopatologi considerano la possibilità che l'asbesto sia divenuto ormai un componente dell'inquinamento atmosferico — ma che in Piemonte, soprattutto a Torino, ha risvolti particolari per la presenza della cava amiantifera di Balangcro, una tra le più importanti a livello mondiale, anche se in via di estinzione. ; «Tra i vari problemi che mi sono trovato di fronte, quello tìcU'asbestosl è uno dei più gravi e che andrebbero maggiormente seguiti». Lo afferma il pretore Guariniello, tifila Pretura penale di Torino, «non per creare facili allarmismi, ma per fare chiarezza in nome della massima scientificità». Da tempo interessato ai problemi dell'ambiente, Guariniello ha in corso da oltre una decina di anni un'indagine giudiziaria, non ancora completata, sui peritoli che l'amianto costituisce per la salute dell'uomo, non solo per gli addetti alla sua produzione e lavorazione, ma anche per coloro non professionalmente esposti. L'asbestosi (dal nome greco dell'aInianto), un ispessimento fi¬ I Inaugurata a La Loggia, è nata c il dott. Guariniellisco della cava di Per decenni infatti, la provincia di Torino ha fatto uso — come d'altronde fanno tuttora enti pubblici ed aziende private — di materiale «inerte» di tale cava, una specie di pietrisco utilizzato per la costruzione di massicciate e di sottofondi stradali. In seguito al riconoscimento da parte dell'Inali di un caso di asbestosi in un cantoniere provinciale, la Provincia di Torino ha deciso fin dal maggio dell'anno scorso dì vietare l'utilizzazione di tale materiale ..sospetto». E la pretura di Torino ha allargato le indagini su tutti i cantonieri. Ma se ormai si può stare tranquilli sulle strade della provincia torinese, che cosa succede per le altre? E quanti privati si servono tranquilla¬ on il contributo d o indaga sui rischi Balangcro - Norm mente di questo particolare I ..ghiaino,, — ignari del peri- ' colo che corrono — nelle aie e nei cortili in terYa battuta per rassodare il suolo, nei campi sportivi, nei cortili delle scuole, nei viali dei parchi urbani? Una preoccupazione denunciata anche dalla sezione piemontese di .Italia Nostra». Ricorda l'ecologo prof. Durio, «che in altri Paesi, in particolare Usa, Gran Bretagna e Paesi scandinavi, sono stati messi in atto provvedimenti cautelativi e restrittivi sull'impiego dell'asbesto». Sono stati individuati, nel corso di processi penali legati all'amianto, non solo nicsoteliomi professionali, ma anche .parentali»' (per il contatto attraverso indumenti da la- egli industriali per la salute in e Cec disattese voro), e di .vicinato», come spiega Guariniello (la Pretura penale torinese ha svolto in proposito indagini direttamente su G.000 persone «partendo da zero»). «Abbiamo importato in un trimestre olire 13 milioni di chilogrammi di amianto blu. quello più pericoloso. Un quantitativo enorme che pone «Jtn serio quesito: dove va a finire tutto questo materiale? Ora stiamo facendo una ricerca sugli acquirenti», informa Guariniello. E le autorità sanitarie che cosa hanno da dire su questa questione? L'assessore alla Sanità della Regione Piemonte Bajardi assicura che il problema è «sotto controllo», pur ammettendo i ritardi: un programma di sorveglianza delle Usi, con esami specifici su soggetti a rischio, è partito nell'83; e dall'inizio dell'85 si lavora per elaborare una mappa relativa alla distribuzione e vendita dei materiali che contengono l'asbesto. Da circa tre anni la Regione ha stipulato, tra l'altro, una convenzione con la Facoltà di medicina di Torino per l'approfondimento degli studi sul «mesotclioma maligno» su cui sono già state pubblicate due monografie. Il prof. Scansetti. titolare di ..Medicina del lavoro», ammette: «Per il mc.sotelioma la diagnosi e difficile». Nonostante sia ormai sicura la natura cancerogena dell'asbesto, a tutt'oggi l'Italia non ha ancora recepito due direttive Cec del 19 settembre '83: una stabilisce l'obbligo di mantenere determinati limiti di amianto negli ambienti di lavoro; l'altra, affronta anche il problema dei beni di consumo che utilizzano l'amianto (vietandone, inoltre il blu, il più pericoloso). «Sono direttive che non stabiliscono ancora dei livelli di sicurczici assoluta — asserisce Guariniello — ma sono pur sempre positive. Non sono quindi giustificabili ulteriori ritardi». Stcfanella Campana

Persone citate: Bajardi, Durio, Guariniello, Scansetti