Ted Kennedy si candiderà per le elezioni dell'88?

Ted Kennedy si candiderà per le elezioni delP88? Ted Kennedy si candiderà per le elezioni delP88? «Stanno cadendo i motivi famigliari che m'imposero di respingere la candidatura nell'84» - «Il partito deve seguirmi sulla via del rinnovamento» - Nessun commento dei rivali Gary Hart e Mario Cuomo Roosevelt, Truman, Kennedy e Johnson, seguendo la stessa logica, ha inquadrato i successi di Reagan e del reaganismo nel desiderio di rinnovamento degli americani e nel rifiuto del partito democratico di soddisfarlo. -Certo, io sono contrario a 7iiolti del programmi del Presidente. Ma devo ammettere die Reagan ha restituito dignità alla Casa Bianca, fiducia al Paese, comando alle istituzioni». Facendo propri alcuni dettami della reaganomics, il senatore è arrivato a dire: -Dobbiamo imparare la lezione: gli americani non vogliono aumenti delle tasse, non vogliono asslstenzlalisino senza opportunità, vogliono uscire dalla povertà, o dalla subordinazione economica con un aiuto diretto a renderli più forti». Il fatto che Kennedy abbia lanciato 11 suo berretto sul quadrato, sollevando entusiasmi ormai spenti, non comporta però che egli ot¬ volta dalla disfatta di Mondale ad opera di Reagan, Kennedy ha delineato gli obiettivi politici propri e del partito. -Non possiamo abbandonare i nostri valori tradizionali: ha proclamato. -Ma non possiamo continuare in riforme che si sono rivelate o controproducenti o parziali, e sono comunque troppo costose». -Alcuni dei nostri programmi sono falliti», ha continuato Kennedy, -perché non abbiamo capito l'umore popolare. C'è un'enorme differenza tra essere un movimento che tutela l lavoratori, le donne, le minoranze, ed essere un movimento esclusivamente del lavoratori, o esclusivamente delle dotine, o esclusivamente delle minoranze». -Siamo innanzitutto cittadini americani», ha sottolineato Ted tra gli applausi, «e la nostra base politica deve affondare le radici nell'intero Paese». L'erede della tradizione di NEW YORK — Il linguaggio è oscuro ma l'intenzione è chiara: salvo Imprevisti, Edward Kennedy si presenterà candidato alla Casa Bianca per il partito democratico nel 1988. L'ha dichiarato egli stesso In modo involuto al Boston Globe ^Stanno cadendo i motivi familiari cìie m'imposero di respingere la candidatura nell'84-) e l'ha fatto capire in due discorsi ai leaders democratici a Long Island e in Virginia venerdì e sabato (•// partito deve seguirmi sulla via del rinnovamento»). I suoi potenziali rivali per l'88, Gary Hart, sconfitto da Mondale nelle primarie dello scorso anno, e Mario Cuomo, 11 governatore italoamericano di New York, non hanno fatto commenti. Ma gli altri leaders democratici hanno accolto le dichiarazioni di Ted Kennedy con entusiasmo palese: -Le prossime, saranno le elezioni della rivincita», ha detto il capo- terrà la candidatura del partito alla presidenza. Per riuscirci, dovrà prima modificare la sua immagine fisica e morale. I giornali e le radiotv non hanno ancora dimenticato la misteriosa morte della sua giovane segretaria, Mary Jo Kopechne, nel luglio del '69. Gli rimproverano Inoltre dì essere Ingrassato a dismisura, e di sembrare goffo sugli schermi. Perché Ted venga anteposto ad Hart o a Cuomo bisognerà innanzitutto che superi questi ostacoli, con una condotta personale Irreprensibile e, per assurdo che appaia, una drastica cura dimagrante. In secondo luogo, dovrà rinnovare la dottrina democratica. Il vero motivo per cui Kennedy ha disertato le elezioni dell'84 è che considerava Reagan imbattibile e il proprio partito in sfacelo (gli eventi gli hanno dato ragione). gru ppo del Senato Byrd. Kennedy ha rotto il suo lungo silenzio per dare una significativa intervista al Boston Globe. Ha ricordato la penosa sconfitta dell'80, quando nelle primarie contese invano la candidatura all'allora presidente Carter («Ma il partito si rifiutava di cambiare»). S'è soffermato quindi sull'84, quando il divorzio, dalla moglie Joan e la cura dei figli e dei nipoti, in gran parte adolescenti, lo costvinsero ad anteporre la famiglia alla politica. E ha aggiunto che -nell'88 i ragazzi saranno ormai adulti: a volle mi sono detto che, nel momento giusto, non mi sarebbe spiaciuto diventare presidente». Se il partito gli chiedesse di presentarsi candidato, forse Kennedy lo prenderebbe in considerazione. Altrettanto importanti per capire i suoi progetti sono stati i discorsi a Long Island e in Virginia. Per la prima Ennio Carette

Luoghi citati: New York, Virginia