I segreti della Mandria spiegati dal naturalista di Luisella Re

Iniziativa per rilanciare le visite al parco Iniziativa per rilanciare le visite al parco I segreti della Mandria spiegati dal naturalista Per tre ore di escursione a piedi, 3000 lire a testa - Tariffe economiche per il noleggio delle bici - Il problema dei cervi La primavera, a Torino; ha un listino-prezzi ufficiale. Varato dal Parco della Mandria, riguarda le tariffe relative al noleggio delle biciclette ed alle visite che durante la bella stagione vi si possono effettuare su carri a cavalli oppure a piedi; sabato e domenica il grosso pubblico, in settimana le scuole. Una prospettiva calda di sole, abbinata a prezzi che anche quest'anno si anticipano decisamente ragionevoli: 2500 lire l'affitto di una bici per mezza giornata che salgono a 5000 per un tandem ed a 7500 per una tripletta, altre 2500 lire la quota della visita : festiva su carro, 25 mila lire la visita pedonale di mezza giornata in programma per i gruppi scolastici. Come dire insomma che, alla Mandria, il verde riesce ad attutire persino l'inflazione. Mentre prati e boschi rinnovano un invito in cui ciascuno potrà ritagliare un felice anticipo di vacanza. Spiega il direttore, Rota: •Inizieremo a ricevere le scuole domani, già totalmente esaurite le pranotaeioni loro riservate. Inoltre, a maggio, allargheremo ai visitatori del week-end le visite guidate pedonali riservate in passato agli alunni: ogni gruppo formato da 10 a 25 persone e accompagnato da un naturalista che si occuperà di illustrare gli aspetti più significativi del parco». La quota sarà di tremila lire a testa; la durata dell'escursione sulle tre ore; gli itinerari (suddivisi secondo una differente angolazione selvoagrlcola, botanica, faunistica^, ritagliati tra le cascine e il Gran viale dei Roveri, 11 castello e la Bizzarria. Altra novità: verranno ripristinati gli stagni delle Lanche Ferloc, mentre risulteranno salvaguardate da confini Invalicabili soltanto le «eone alte» che sono rifugio della selvaggina. Anche con questo limite, comunque, la Mandria ■ promette- altri incanti e nuove suggestioni. Accompagnate forse, si augurano i suol responsabili, da una conoscenza finalmente puntuale e da entusiasmi meno approssimativi. Perché il parco di Venaria soffre per un grosso, specifico problema su cui è inutile e pericoloso pretendere di sorvolare. 61 lega al mancato abbattimento selettivo che l'anno scorso avrebbe dovuto eli¬ Azione combinata minare, secondo le indicazioni dell'Istituto bolognese di Biologia della Selvaggina preposto per legge a tale compito, 96 cervi sul 313 risultati dal censimento. E che è stato sospeso all'ultimo momento, in quanto «(e associazioni proteeionisticlte hanno minacciato di ricorrere ai carabinieri qualora avessimo autorizzato l'uso di carabine con binocolo e canna rigata. Vale a dire dell'unica arma che, evitando ferimenti e sofferenze crudeli, permette di abbattere un cervo da lontano e a colpo sicurom. Si tratta di una prospettiva dalla logica brutale, ma categorica. Concordano il direttore Rota e Annibale Carli, presidente dell'Azienda regionale per la gestione del parchi suburbani: *Oggi, dopo gli ultimi parti, la Mandria ospita quasi quattrocento cervi in un'area die, secondo le disposizioni internazionali, ne tollererebbe al massimo un'ottantina. Risultato: l'equilibrio naturale, salva¬ Nei giorni dell guardato ma insieme vincolato dalla cinta perimetrale, risulta inesorabilmente violentato. Bisogna difendere i cervi, d'accordo. Tuttavia, tenendo presenti le malattie che incombono sulla loro sovrappopolazione, sarebbe ancora più grave condannare a morte un eccezionale patrimonio boschivo che, sparito, nessuno potrà restituirci*. Senza contare, a parte la proliferazione incontrollata di volpi e cornacchie che falcidiano gli altri tipi di fauna, le particolari incognite legate alla presenza di una trentina di cinghiali. «Una scrofa con i cuccioli ha già attaccato, fortunatamente senza danni, un gruppo di bambini. Prima che la cosa si ripeta in maniera più grave ognuno, protezionisti compresi, deve assumersi le proprie responsabilità. Non si tratta di sognare irresponsabili carneficine, ma di affrontare con razionale obiettività una situazione ormai al livello di guardia». Luisella Re e vacanze, a Chie

Persone citate: Annibale Carli, Rota

Luoghi citati: Torino, Venaria