Tornano nella gabbia i Br condannati a 12 ergastoli

Tornano nella gabbia i Br condannati a 12 ergastoli Tornano nella gabbia i Br condannati a 12 ergastoli RICERCA CONCESSIONARIE Ci sono tutti i capi letto e Bonisoli - H Tornano alla sbarra gli uomini delle Brigate rosse per il processo d'appello. Quarantotto imputati sono accusati di dieci delitti, 17 azzoppamenti e una quantità di rapine e di attentati. In primo grado erano stati Inflitti dodici ergastoli e 290 anni di carcere. Nell'aula bunker delle Vallette (presidente Isnardl, procuratore generale Rischili) si torna a parlare degli «anni di piombo» di Torino. Nelle gabbie ci sono i rimasugli dellescrcito del proletariato che voleva mettere a ferro e fuoco l'Italia: i leader della «colonna» di Torino; 1 killer e i fiancheggiatori; le teste che pensavano e 1 portaborse. Ci sono Valerio Morucci dissociato che racconta mezza verità per volta sul «caso Moro», ma che adesso non ha mezze misure nel considerare l'omicidio del professor Ezio Tarantelli «una follia»: Mario Moretti capo dei «militaristi», con n testimonieranno della colonna torinese, da Morucci a Micaanno alle spalle 10 delitti e 17 azzoppamenti IMPORTANTE SOCIETÀ' INTERNAZIONALE LEADER NEL SETTORE VEICOLI COMMERCIALI ED INDUSTRIALI A LIVELLO MONDIALE, CON NUOVE GAMME DI PRODOTTO, PROGRAMMI INNOVATIVI E NOVITÀ" AL SALONE DI TORINO RICERCA . CONCESSIONARIE PER ZONE DI INTERESSE SPECIFICO E VOLUMI DI VENDITA MEDI/MEDIO GRANDI zio Peci, il comandante «Mauro», ha riottenuto la libertà per meriti speciali. Raccontava dì aver trovato una ragazza che gli aveva, fatto recuperare il senso dell'amore, il desiderio per la famiglia e 11 valore della religione. Pensava di sposarsi: è diventato un buon marito? Chiedeva di lavorare: ha trovato un posto in qualche fabbrica? Ha assicurato che ci sarà il giorno deli'lnterrogatorlo Giuliano Naria, l'operalo di Genova accusato di essere coinvolto nell'agguato che è costato la vita al procuratore di Genova Coco e agli uomini della sua scorta Dejana e Saponara. Lui si è sempre detto Innocente e al primo processo è stato assolto per insufficienza di prove. Ma la giustizia non l'ha rimesso in libertà: è rimasto in carcere, ammalato, deperito, debilitato da una forma di «anoressia» che sembra grave e gli fa perdere peso e voglia di vivere. Per lui (e per l'avvocato Gianaria che lo rappresenta) questo appello è importante. Vuole difendersi, fare capire chi è, riabilitarsi da accuse che ritiene Ingiuste. Fino a poche settimane fa quello di Naria era l'unico motivo che potesse accendere di interesse un processo avviato su binari di routine. I fatti apparivano lontani e ognuno voleva rimuoverne anche il ricordo della coscienza. Poteva essere un giudizio del «dopo-emergenza» ma l'omicidio, a Roma, del professor Ezio Tarantelli ha ricreato il clima di sospetto degli anni caldi. Il terrorismo dopo la «ritirata strategica» è tornato a colpire e ad ammazzare. Sono pochi o sono un'organizzazione? Sono una banda casalinga o una frangia internazionale? baffi e occhi spioventi all'indù, tutto preso da chissà quali preoccupazioni; Franco Bonisoli, testa blonda, che invece guida il manipolo dei «movimentisti». E poi: Rocco Mlcaletto, la maestrina Angela Vai, l'operaio delle presse Nicola D'Amore, Nadia Ponti, Vincenzo Guagllardo, 11 «terrorista venuto dal nulla» Cristoforo Plancone, Raffaele Fiore e Vincenzo Acella. Manca la baby-sitter Barbara Balzaranì, terrorista della prima ora che è sempre riuscita a farla franca. Qualcuno la dice In Francia o nel Nicaragua, qualcun altro in Italia (fra Roma, Napoli, forse Torino) a riannodare le fila di una rivoluzione in cui probabilmente crede ancora. Forse mancheranno anche 1 «pentiti» che, confessando ai magistrati quello che sapevano, hanno messo in ginocchio le Brigate rosse del Piemonte e consentito la celebrazione del processo. Patrl- Indirizzare candidature all'att. del dr. A. Bordignon Via Borgonuovo 12 20121 MILANO citando il riferimento 069 sulla busta più ai processi