Nascono ancora i frutti dell'odio

Nascono ancora i frutti dell'odio Nascono ancora i frutti dell'odio TORINO — .Pericolo per gli ebrei? Certo che c'è. Anzi non è mai finito perché l'opera d'intimidazione fatta di lettere anonime, di scritte sui muri delle città, d'ingiurie prosegue incessante». Cosi Elio Toaff. rabbinocapo di Roma, di passaggio a Torino, definisce il nuovo antisemitismo dopo l'attentato al cinema parigino Rivolì-Beaubourg, a due passi dal Centre Pompldou, dove si stava proiettando Eichmann, l'uomo del Terzo Reich. Cos'è questa nuova intolleranza, quali rischi nasconde, quali sviluppi avrà? «/( razzismo una volta inoculato nel sangue degli italiani, diceva Mussolini, darà il suo frutto. Ha avuto ragione». Toaff racconta dell'attentato alla Sinagoga romana, tre anni fa, di minacce ricorrenti e di ombre che riemergono. «Quel seme tremendo di odio che non è stato inventato né da Hitler, né da Mussolini resiste. Una recente indagine svolta a Roma dal Comune e dal Censii dimostra che il 12 per cento della gente è antisemita, il 25 per cento non sopporta le minoranze in genere. Sono dati che debbono far riflettere». .La diffidenza per i diversi esiste da sempre. Il nazismo non Ita fatto altro che codificarla nella dottrina della superiorità razziale. Allora dall'emarginazione e dal sospetto si passò ai campi di concentramento poi a quelli di sterminio. Sì, l'Olocausto del popolo ebraico. Ma non dimentichiamo quello degli zingari e di altre persone». Ma con la fine della guerra... .Tutti c'illudemmo die fosse finita. Invece no. Non esiste purtroppo ambiente che si possa dire totalmente immune dal pericolo. Gli episodi ricorrenti lo dimostrano. Il razzismo sopravvive non solo contro gli ebrei, ma in ogni strato della società.. Conclude 11 rabbino Toaff: «Gli ultimi attentati presentano aspetti diversi. Si ri¬

Persone citate: Eichmann, Elio Toaff, Hitler, Mussolini, Toaff

Luoghi citati: Roma, Torino