Liverpool capitale del calcio europeo

Liverpool capitale del calcio europeo Con due squadre (anche TEverton) in finale la città stabilisce un record Liverpool capitale del calcio europeo I «rossi» di Joe Fagan pensano solo alla rivincita sui bianconeri dopo la Supercoppa - Lawrenson: «Sarà altra cosa» -1 «blu» di Howard Rendali stanno dominando anche in campionato Liverpool (Coppa Campioni) ed Everton (Coppa Coppe) in finale, il 29 maggio a Bruxelles ed il 15 a Rotterdam. Due squadre della stessa città con la possibilità di vincere i due più importanti tornei continentali, un fatto eccezionale nella storia dello ■sport che fa di Liverpool, al •momento, la capitale europea del football. Nel campionato inglese, Everton primo con 75 punti, e dieci di vantaggio sul Manchester United, dopo 37 partite; Liverpool quarto a 60. Se i giocatori di Joe Fagan dovessero battere la Juventus, la città avrebbe l'anno prossimo i due club in Coppa Campioni. Un traguardo di assoluto prestigio, uno schiaffo a tutto il mondo. In particolare all'orgogliosa Londra le cui cinque squadre — Arsenal, Chelsea, Queen's Park Rangers. West Ham e Tottenham — sono tutte fuori dal giro, meno l'ultima che spera ancora in un posto nella prossima Coppa Uefa. The Reds (i rossi del Liverpool) e The Blues (i blu dell'Everton) hanno fatto sensazione mercoledì per sicurezza di gioco e controllo dei nervi. I primi, privi di Rush e Lee, hanno lasciato sfogare il Panathinaikos ad Atene per colpirlo con Lawrenson dopo un'ora e vincere il match 1-0 dopo il 4-0 dell'andata. I secondi, dopo lo 0-0 a Monaco, hanno incassato senza scomporsi la rete di Dieter Hoeness, per assaltare con rabbia ed arrivare sino al 3-1 del trionfo. Due dimostrazioni di sicurezza nei propri mezzi. Il Liverpool aspetta già la Juventus, per una rivincita sulla Supercoppa (il 16 gennaio a Torino, come è noto, 1 bianconeri vinsero per 2-0 con due reti di Boniek). Mentre i giornali inglesi preparavano elogi per la Juve {«Gli italiani hanno saputo sopravvivere in una atmosfera ricca di provocazioni e di ostilità» ha scritto 11 Daily Mail). 11 goleador Mark Lawrenson negli spogliatoi di Atene già lanciava il guanto di sfida: «La Juve ci ha battuto meritatamente a Torino, ma non si illuda: l'importanza della Coppa Campioni è ben altra». Due squadre che si conoscono bene saranno quindi di fronte a Bruxelles in un match a carte scoperte. Ancora Brlo-Rush duello chiave. Ancora Dalglish, il motorino Lee, Whelan e Walsh a fare blocco a centrocampo. Battuta la Roma all'Olimpico (ai rigori) lo scorso anno, 11 Liverpool è di nuovo lo spauracchio per una società italiana. La squadra dei «rossi» ha quattro Coppe Campioni in bacheca e anni da protagonista in Europoa alle spalle. Joe Fagan, il manager tecnico, amministra un parco giocatori che è una multinazionale. Il portiere Grobbela- ar è nato nello Zimbabwe, il centrocampista Johnston è di origine australiana, poi nella «rosa» sei scozzesi, sei inglesi, un gallese, il danese Moelby, quindi Lawrenson. Beglin e Wehlan dell'Eire. La forza del Liverpool? L'organizzazione di gioco e l'estrema freddezza (oltre a Rush, ovviamente). Fondato nel 1878, quattordici anni prima del Liverpool, l'Everton ha un curriculum più modesto (partecipazione a nove Coppe europee senza successi, ' sette scudetti e quattro Ceppe d'Inghilterra) ma grosse ambizioni. Quest'anno, a partire dal campionato, la squadra di Howard Rendali si è superata. Punti di forza gli scozzesi Andy Gray e Steven (un gol a testa mercoledì), 1 gallesi Ratcliffe e Southall (portiere), l'olandese Van den Hauwe. In cantiere il bomber Heath, come Rush nel Liverpool. Bruno Perucca