Nelle bottiglie d'acqua minerale cocaina liquida per 600 milioni

Nelle bottiglie d'acqua minerale cacaina liquida per 600 milioni Nelle bottiglie d'acqua minerale cacaina liquida per 600 milioni Per la prima volta in Italcani - Tuttavia l'involucroDue torinesi sono stati arrestati dalla Guardia di Finanza all'aeroporto di Venezia. Trasportavano un litro e mezzo di cocaina liquida ad alta concentrazione, conservata in due bottiglie di acqua minerale. E' la prima volta che in Italia viene sequestrata cocaina liquida, più difficile da individuare rispetto a quella in polvere anche perché priva di odore e quindi non localizzabile dai cani antidroga. In carcere sono finiti Carlo Decurti. 41 anni, via Tirreno 143. e Luigino Allodoli. 40 anni, via Don Bosco 18. Entrambi erano già stati arrestati in passato dai carabinieri: il Decurti per furto e gioco d'azzardo. l'Allodoli per spaccio di sostanze stupefacenti. Nei giorni scorsi i finanzieri, in collaborazione con il personale della dogana e con i carabinieri dell'aeroporto veneziano, avevano individuato un pacco sospetto proveniente dal Sudamerica. Gli uomini del gruppo antidroga, travestiti da autisti e facchini, hanno cosi compiuto una serie di appostamenti per individuare i destinatari. Decurti e Allodoli sono stati ar- rcnsngFnS ia sequestrata droga diluita: senza odore, non è individuabile con l'aiuto dei ro ha insospettito la Finanza - Preso a Porta Nuova con una pistola in tasca tossicomani armati, che compivano scippi a passanti e negozianti. Una serie di appostamenti ha portato all'identificazione del Roberto, che ieri è stato fermato dal maresciallo Madonia. Sotto la giacca nascondeva una calibro 6, modificata per proiettili calibro 22 (l'arma aveva quattro colpi inseriti). Di qui l'arresto, per detenzione e porto abusivo d'arma. Ma, dicono i funzionari, sarebbe l'autore di alcune rapine a tabaccherie della zona. «Nella sua camera, in pensione, è stata trovata una bustina con polvere bianca, probabilmente lattosio: doveva servire per tagliare la droga?» si chiedono gli Investigatori. ik Due fratelli tunisini, Stefano e Gilberto Accardi, 23 e 22 anni, via Chambery 60, sono stati fermati, l'altra notte, mentre tentavano di rubare un'auto. Li ha sopresl la pattuglia di una volante in via Massena, mentre armeggiavano accanto ad una Volkswagen. Tre ore dopo ignoti hanno incendiato la Citroen di Gilberto Accardi, posteggiata sotto casa. La vettura è andata interamente distrutta. Pierluigi Roberlo restati mentre, ritirato il pacco, stavano salendo in auto. Fondati i sospetti della Finanza: nell'involucro era nascosta la cocaina. I due torinesi, dopo esser stati interrogati dal sostituto procuratore Fojadelli. sono stati condotti nelle carceri veneziane di Santa Maria Maggiore. La sostanza è ora al vaglio degli esperti di laboratorio. Secondo una analisi di massima, sembra trattarsi di mezzo chilo di cocaina pura diluita in un litro e mezzo di alcool e zucchero. La sostanza, prima di essere immessa sul mercato clandestino, doveva essere rldistillata e quindi tagliata, fino a raggiungere un peso di circa due chilogrammi, per un valore complessivo sui 600 milioni di lire. Secondo gli inquirenti, molto raramente le sostanze stupefacenti sono state trattate in questo modo. * Lo hanno sorpreso nei pressi di Porta Nuova, una pistola nella cintura: potrebbe essere, becondo il rapporto degli agenti del commissariato Dora-Vanchiglia, l'autore di alcuni scippi e rapine nella zona. Si chiama Pier Luigi Roberto, 20 anni, alloggiato in una pensione del centro. E' un tossicodipendente, già noto alla polizia per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Gli agenti. allargando un'indagine che aveva portato la scorsa settimana all'arresto di uno spacciatore, avevano saputo che in corso Vittorio Emanuele, nei pressi della stazione, si aggiravano Due torinesi arrestati a Venezia mentre ritirano un misterioso pacco

Persone citate: Carlo Decurti, Fojadelli, Gilberto Accardi, Madonia, Pier Luigi Roberto, Pierluigi Roberlo

Luoghi citati: Italia, Sudamerica, Venezia