Preso a Roma un capo delle Br di Ruggero Conteduca

Prese a Roma un capo delle B>v Con tre compiici: nel covo armi e documenti sulle ultime azioni terroristiche Prese a Roma un capo delle B>v In carcere il super-ricercato «Alvaro», condannato per Dozier e sospettato dell'attentato a Giugni e dell'omicidio Hunt ROMA — Li hanno presi martedì mattina proprio mentre, in una riunione in prefettura, il ministro dell'Interno, Scalfaro, sottolineava come, a causa del terrorismo e della criminalità organizzata, Roma fosse una delle città «a più allo rischio». Nel momento in cui il ministro parlava, a San Vito Romano, un paesino a una cinquantina di chilometri dalla capitale, decine di carabinieri de! Nucleo operativo circondavano un appartamento individuato dopo giorni e giorni di Indagini condotte nella più totale segretezza. Quattro giovani, accusati di far parte delle Brigate rosse, finivano ammanettati. Fra loro anche un super ricercato, Vittorio Antonini, 29 anni, nome di battaglia « Alvaro-, già condannato per il sequestro del generale americano James Lee Dozier e sospettato di aver preso parte ad altre numerose imprese terroristiche. Un capo certamente, l'unito ancora In libertà insieme con Barbara Balzarani a far parte dell'ultima direzione strategica. Con lui sono stati arrestati Antonella Ventura, 24 anni, studentessa in economia e commercio. Gustavo Salvati 29 anni, allievo in un corso per infermieri presso il policlinico Umberto I, e Pietro Varone. un disoccupato di 27 anni. 1 primi due sono risultati incensurati, il Salvati, invece, era già stato fermato nel '78 per l'occupazione di un istituto scolastico di Ostia. Nell'appartamento di San Vito Romano, un vero e proprio «covo-archivio», 1 carabinieri oltre a tre pistole e una bomba a mano hanno sequestrato manifesti e volantini che rivendicano il sequestro Dozier, l'attentato al professor Giugni e l'omicidio del diplomatico americano Hunt. Numerose anche le schede su agenti di polizia, carabinieri e magistrati. L'interesse degli investigatori e del giudice Domenico Sica, che coordina le indagini, si è però appuntato su alcuni manoscritti e dattiloscritti di analisi economica che richiamano le più recenti azioni delle Br. come l'assassinio del professor Ezio Taraiitelll. Le indagini avevano preso l'avvio dopo alcuni recenti arresti. La convinzione che i terroristi avessero abbandonato la capitale per rifugiarsi in provincia aveva condotto gli investigatori ad effettuare minuziosi controlli e pedinamenti nei paesi attorno a Roma e nelle stazioni di autobus frequentate da lavoratori pendolari. Si era giunti cosi ad individuare la mansarda di una villa in via Giovanni XXIII, a San Vito Romano. Dopo alcuni giorni di appostamenti, martedì mattina è giunto l'ordine di fare irruzione nell'appartamento. Colto si sorpresa. Vittorio » Alvaro» Antonini, ancora in pigiama, non ha fatto in tempo ad usare la pistola che teneva sul comodino. Poi. visto che ogni possibilità di fuga gli era preclusa, si è arreso. I carabinieri, nascosti nella mansarda, hanno atteso l'arrivo dei complici. Qualche ora dopo. Infatti, sono giunti Antonella Ventura e. successivamente. Pietro Varone. Nel pomeriggio dello stesso giorno, nei pressi del policlinico è stato arrestato, invece, Gustavo Salvati, affittuario dell 'appari amento-covo. Del quattro, indubbiamente, la preda più grossa è rappresentata da Vittorio ^Alvaro» Antonini. Entrato nelle formazioni combattenti alla fine degli Anni Settanta, subito dopo l'operazione Moro, Antonini fu uno dei tanti ragazzi di San Basilio, un quartiere poverissimo all'estrema periferia Est di Roma detta • Br-Citp». che in quegli anni entrarono nel .Mpro.., 11 Movimento proletario di resistenza offensiva, che è la più elementare organizzazione Br sul territorio, Intelligente e dotato di molto sangue freddo, «Alvaro» fece presto ..carriera., approfittando anche dei vuoti che gli arresti in massa avevano creato nei quadri dirigenti dell'organizzazione terroristica. Divenne cosi capo della ..Brigata tiburtlna» e come tale componente di diritto della colonna romana. Poi il gran salto, come membro della direzione strategica. Oltre che al sequestro Dozier, avrebbe preso parte, secondo gli inquirenti, anche all'assassinio dell'agente Granato (novembre 1979) e a quello del vicequestore Vinci (13 luglio 1981). Ebbe una parte di rilievo anche nel mancato sequestro dell'allora vicecapo della Digos romana, Simone, e nelle rapine dì ..autofinanziamento, al Cnen e alla Sip nel marzo e nel luglio del 1981. Ruggero Conteduca

Luoghi citati: Roma, San Basilio, San Vito Romano