Robot chirurgo opera al cervello di Giancarlo Masini

Robot chirurgo opera al cervello Robot chirurgo opera al cervello Prelevato un campione di materia cerebrale per esami - L'ago era guidato dal computer NOSTRO SERVIZIO SAN FRANCISCO — Eccezionale intervento al cervello su un uomo di 52 anni al Memorial medicai center di Long Beacb. in California, per prelevare una minuscola porzione di materia cerebrale è stato infatti utilizzato un robot. Si aprono cosi prospettive finora impensabili sulla diagnosi e, in futuro, sulla cura di molle malattie ritenute intrattabili, che colpiscono l'organo più prezioso e più delicato del nostro organismo. Autori dell'impresa, il neurochirurgo Ronald Young e il medico bio-ingegnere di origine cinese Yik Sau Kwoh. Quest'ultimo ha ideato il complesso e delicato marchingegno elettronico che, mediante un lungo ago, ha potuto penetrare nella materia grigia del paziente, con precisione e rapidità, nel punto esatto voluto, senza recare danno al tessuto circostante. 11 problema cui si erano trovati di fronte i medici dell'ospedale di Long Beach è identico a quello contro il quale devono lottare i neurochirurghi in tutto il mondo Avevano di fronte un paziente nel cervello del quale le indagini radiografiche più accurate facevano sospettare la presenza di un tumore. Ma non era possibile stabilire con sicurezza la diagnosi, e in particolare la natura del male. Non rimaneva quindi che ricorrere alla biopsia, il prelievo cioè di una porzione di tessuto per l'esame diretto in laboratorio. Interventi del genere sono complicati e talvolta più rischiosi del tumore stesso, in quanto un minimo errore di posizionamento può causare distruzioni irrimediabili con conseguenze gravissime per il paziente. La precisione di una simile operazione era finora assicurata da un apparecchio stereotattico manovrato dalla mano del chirurgo, ina le possibilità di imprecisioni risultavano notevoli, soprattutto in considerazione della estrema delicatezza del tessuto cerebrale. Con il robot elettronico, il pericolo delle imprecisioni manuali del chirurgo è stato superato. Battezzato Ole, il robot è governato da un calcolatore nelle cui memorie il dottor Yik Sau Kwoh aveva impresso la mappa dettagliata de! cervello del malato, rilevata in precedenza attraverso l'esame tomografico (Tac), con l'ordine di far raggiungere all'ago bioptico l'esatto punto sospetto, passando attraverso quelle zone che presentano meno pencoli. L'operazione è stata perfetta. Il paziente non ha avuto alcun guaio, oltre quelli del suo male: tre giorni dopo era a casa. Giancarlo Masini Negli Usa il primo intervento

Persone citate: Long Beacb, Ronald Young

Luoghi citati: California, San Francisco, Usa