Ad Atene un dissidente avvelena i rapporti ps-pc di Emanuele Mavrommatis

Ad Atene un dissidente .avvelena i rapporti ps-pc Alla vigilia delle elezioni anticipate (2 giugno) Ad Atene un dissidente .avvelena i rapporti ps-pc NOSTRO SERVIZIO ATENE — I greci andranno alle urne per eleggere il nuovo Parlamento il 2 giugno anziché il 18 ottobre, naturale scadenza del governo Papandreu. Il presidente della Repubblica, Cristos Sarzetakis. ha accolto la richiesta in tal senso del premier. Da tempo era attesa la decisione di elezioni anticipate, diventata improvvisamente necessaria dopo le dimissioni del presidente della Repubblica Karamanlis e l'annuncio dei socialisti che -non gli avrebbero rinnovato la fiducia per i prossimi cinque anni*. Da quel giorno, nel governo socialista si è aperta una crisi interna, perché il partito si è diviso sulla decisione. La situazione è stata sfruttata dal partito di opposizione. «Nea democratia>; il suo leader Kostas Mitsotakis ha attaccato il governo e Papandreu ; secondo gli osservatori politi¬ ci .ha vinto la battaglia dell'opinione pubblica*. Ieri un altro dissidente del Pasok. Anastassios Inges, deputato di Salonicco, è passato al partito comunista «KKE». Il governo ha cercato di minimizzare il ■ divorzio • e Papandreu ha dichiarato che *Inges è stato allontanato dal Pasok perché ha chiesto di collaborare con il partito comunista*. La dichiarazione del primo ministro ha acceso le polemiche tra i due partiti, d'accordo finora su vari punti fondamentali. Con un comunicato ufficiale il partito comunista «filosovietico, attacca il Pasok e si dichiara disposto a collaborare con altri partiti o deputati che mostrino convergenze. Da rilevare anche l'attacco di Mikis Theodorakis a 315 esponenti dfflla .Resistenza nazionale», con a capo Markos Vafiadis, i quali l'altro giorno hanno firmato una lettera in cui chiedono ai greci di .appoggiare il Pasok nelle prossime elezioni*. Il compositore, a'eputato del partito comunista, sottolinea che .non vale la pena occuparsi di loro perché dimenticano i 350 mila disoccupati e la politica seguita dal governo per le basi americane, la Nato e le Cee*. Emanuele Mavrommatis

Persone citate: Karamanlis, Kostas Mitsotakis, Markos Vafiadis, Mikis Theodorakis, Papandreu, Sarzetakis

Luoghi citati: Atene, Salonicco