Usa-Urss un abbraccio sull'Elba

Usa-UrsS/ un abbraccio sull'Elba Il 25 aprile di quarantanni fa rincontro tra i due eserciti in territorio tedesco: la tenaglia anti-hitleriana si chiude Usa-UrsS/ un abbraccio sull'Elba Per farla finita con la guerra in Europa mancava ormai solo la battaglia di Berlino - Il primo incontro a Strehla, poi dì . nuovo a Torgau e a Kreinitz - Alle celebrazioni di questi giorni attesi migliaia di reduci americani e sovietici - Ma l'uccisione del maggiore Nicholson, nella Germania Est, ha mandato a monte la partecipazione ufficiale degli Stati Uniti DAL NOSTRO INVIATO TOROAU — Dalle torri del castello di Hartenfels si vede l'Elba discendere placida dalle ondulate campagne sassoni, sfumare nelle brume della pianura brandeburghese. Le due rive, proprio qui sotto, sono collegate da un ponte stradale: trecento metri più a valle c'è un ponte ferroviario. ^Adesso facciamo un salto all'indietro di quarantanni*, dice Otto Lissner. Bisogna retrocedere con l'immaginazione, precisamente, al 25 aprile 19-15. In Italia è finalmente finita, ma sul tragico suolo tedesco si combatte ancora. Otto Lissner è una guida che sa il fatto suo. e ricostruisce quella giornata con meticolosa precisione. Siamo scesi dal castello sulla riva, mi precede sul ponte e intanto parla del Lager che i nazisti avevano allestito qui nei paraggi, di Torgau inclusa fra gli obbiettivi dei bombardieri angloamericani, ma fortunata- mente salva, quella decisiva primavera, per la rapida convergente avanzata dei sovietici da Est, degli americani da Ovest. Il 25 aprile, dunque. I nazisti sembrano preoccuparsi più dei sovietici che degli americani. Quella mattina, anzi quella notte, alle 3,30, fanno saltare le cariche esplosive collocate sotto i due ponti. Un ostacolo in più per l'Armata Rossa che incalza, ormai inarrestabile, dalle pianure orientali. Poi gli ultimi soldati di Hitler si allontanano verso Nord-Ovest. Per gli irriducibili ci sono ancora le estreme giornate di guerra davanti a Berlino in fiamme: ma ormai molti si consegnano, laceri e disfatti, ai reparti avanzati americani. Lissner si ferma poco oltre la metà del ponte, verso la sponda orientale. •Ecco, è stato qui, in corrispondenza di questa giuntura-. Indica la linea di connessione fra due blocchi di cemento. Spiega che le esplosioni della notte non avevano interrotto completamente il collegamento fra le due rive. L'Elba in questo tratto è poco profonda: e cosi i russi da oriente, gli americani da occidente, saltellando sulle rovine affioranti del ponte s'inoltrano in mezzo al fiume e stabiliscono 10 storico contatto. • Ragazzi, ne abbiamo fatta di strada*, esclama un soldato americano afferrando la mano di un russo. Si chiude cosi la tenaglia della coalizione anti-hitleriana: per farla finita con la guerra in Europa non resta ormai che la battaglia di Berlino. Ma Lissner ha in serbo una sorpresa. •Non è stato a Torgau il primo contatto fra russi e americani, ce n'era già stato uno un paio di ore prima più a Sud, a Strehla. Questo fu il secondo incontro, passato alla storia perché citato nei due bollettini militari. E nel corso della giornata ce ne sarà un terzo: a Kreinitz, sulla riva orientale, proprio di fronte a Strehla. A Kreinitz c'era anche un corrispondente di guerra della Pravda, Vstinov*. Sono infatti due le pattuglie americane che quel fatale mattino di primavera, partite In esplorazione dalle linee ormai consolidate lungo il corso della Mulde, una trentina di chilometri più a Ovest, s'imbattono sull'Elba nelle avanguardie sovietiche. Le comandano 11 tenente Kotzebue, che raggiunge Strehla e poi attraversa il fiume fino a Kreinitz, e il tenente Robertson che si tiene più a Nord e arriva a Torgau. La citazione storica toccherà alla pattuglia Robertson. I soldati americani appartengono alla 69* divisione di fanteria della Prima Armata. I russi alla 58' divisione di cacciatori della guardia, inquadrata nel primo fronte ucraino. I «.mandanti delle due divisioni, generali Russakov e Reinhard, si stringeranno la mano il giorno dopo, sulla riva orientale, in un tripudio di bandiere, balli e musiche improvvisate, brindisi di Joe alla salute di Ivan e di Ivan alla salute di Joe, e soprattutto alla vittoria comune ormai imminente. n Adesso sulla riva occidentale, proprio sotto il castello di Hartenfels. c'è il monumento che celebra l'episodio di quarant'anni fa. Lo costruirono i russi nei primi mesi di pace: e in questi giorni ci stanno lavorando attorno per preparare le celebrazioni del 25 aprile. « Verranno — dice Lissner — veterani americani e sovietici, britannici e francesi: aspettiamo fra i dieci e i quindicimila partecipanti. Ci saranno i familiari di Joseph Polowski. il fante americano della pattuglia Kotzebue che volle essere sepolto qui*. Si sperava in una partecipazione ufficiale americana: ma -questa prospettiva è drammaticamente caduta con la morte del maggiore Nicholson. ucciso alcune settimane fa da una sentinella sovietica nel territorio della Ddr. I reduci provenienti dagli Stati Uniti saranno qui a titolo individuale. Lissner ricorda che nei primi anni di pace ogni 25 aprile americani e russi s'incontravano sulla riva dell'Elba per ricordare la fraternità d'armi che aveva assicurato la vittoria, consentendo quella che il presidente Honecker chiama *la cattura della belva fascista'. Ma poi. con la guerra di Corea e tutto il resto, fra le superpotenze non fu più il tempo della fraternità. Torgau si è preparata con scrupolo all'appuntamento celebrativo. E' una piccola città di grande fascino, come spesso se ne incontrano in terra tedesca. La sua storia è ricchissima, documentata dal museo che occupa alcune sale nel castello di Hartenfels. e dal castello stesso: imponente sulla sponda dell'Elba, è stato fra le più fastose dimore dei principi elettori di Sassonia. Lo circonda un profondo fossato in cui si aggirano enormi orsi bruni. C'è accanto un giardino di rose: occupa lo spazio che una volta i principi sassoni riservavano ai loro scintillanti riti di corte: le feste, i tornei. Hartenfels è un luogo sacro alla riforma evangelica. E' qui, ricavata in un salone che si apre sulla corte principale, la prima chiesa realizzata secondo i canoni luterani. E' un tempio spoglio, come vuole la severa predicazione riformata: la sola decorazione è un rilievo attorno al pulpito, che sviluppa un tema scelto con polemica cura: la cacciata dei mercanti dai tempio. Trasparente allusione alla disputa sulle indulgenze che aveva Innescato lo scisma. Lo stesso nome del protestantesimo è nato qui. in questo castello, dove si riunirono nel 1525 1 principi luterani per esprimere la loro «protesta, contro l'ostilità del Papa e del sacro romano Imperatore. E' qui che Lutero, con l'aiuto di Melantone, redasse gli articoli di Torgau destinati a illustrare e difendere la riforma davanti alia Dieta imperiale di Augusta. L'importanza di questa città costante nei secoli, nasce da quella stessa condizione che ha reso agevole, quarant'anni fa. l'incontro sulle macerie del ponte tra i fanti sovietici e americani Fin da prima che si costruissero i ponti, infatti, era qui che si veniva a guadare l'Elba, operazione agevole in quasi tutte le stagioni per la ridotta profondità del fiume in questo tratto. Qui incrociava l'Elba la Via regia. la grande strada commerciale che dal Reno, attraverso l'Assia, la Turingia e la Sassonia, portava nell'estremo oriente germanico, oltre l'Oder, verso le pianure polacche. Strada commerciale, che e quanto dire strada militare. La Via regia è stata percorsa da mille eserciti, e la costellano le rovine di cento guerre. Questo castello vigilato dagli orsi bruni, dopo essere stato una magnifica residenza dei principi di Sassonia, divenne una caserma prussiana, un'arcigna sentinella sull'Elba. La metamorfosi e illustrata dalle vedute esposte al museo: che via via sostituiscono alle scene brillanti della vita di corte le lugubri parate castrensi. Cosi Torgau ha detto la sua in ogni capitolo dell'intensa storia germanica. Fino a quarantanni fa, quando l'abbraccio fra quei soldati esausti sul cuore sanguinante dell'Europa annunciò che l'incubo stava per If lnire- Alfredo Venturi Torgau. E' il 25 aprile 1945: su un ponte gettato sull'Elba soldati americani da una parte e sovietici dall'altra si stringono la mano Il 26 aprile del '45 l'incontro tra il generale sovietico Russala», comandante della 58' Divisione della Guardia con il genemk'fleinhard. comandante della 69* Divisione americana