Cauta sulle «guerre stellari» l'Europa riesaminerà Eureka di Mario Ciriello

Cauta sulle «guerre stellari» l'Europa riesaminerà Eureka Conclusa a Bonn (senza decisioni spettacolari) la riunione dei sette Paesi Ueo Cauta sulle «guerre stellari» l'Europa riesaminerà Eureka Il favore va al progetto americano perché non costa (a differenza di quello francese), anzi può dare qualche utile alle industrie del Continente - Tuttavia, prima di un sì definitivo, si chiedono ulteriori chiarimenti a Washington DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — Non saranno decisioni eccitanti, ma erano le uniche possibili. Ecco perché la riunione a Bonn dei ministri degli Esteri e delia Difesa della Ueo (Unione dell'Europa Occidentale) non è stata infeconda. Posti dinanzi a due questioni di eccezionale complessità politica e tecnica — il «progetto guerre stellari, di Reagan e il «progetto Eureka, di Mitterrand — Francia. Germania. Italia. Inghilterra, Olanda. Belgio. Lussemburgo hanno avviato quel processo di chiarificazione senza il quale nessun impegno collettivo sarà mai possibile. E' un passo piccolo e cauto, ma necessario. E' soltanto un tentativo, ma nella direzione giusta. Prima di tutto, si è tracciato una linea di confine tra il «progetto guerre stellari, o Sdì (Strategie defense initiative) e l'Eureka. La Sdi è una cosa e l'Eureka è un'altra. L'ha riconosciuto anche il ministro degli Esteri francese Roland Dumas, il quale ha sottolineato che -mentre il piano americano è essenzialmente militare, il francese è essenzialmente civile, con soltanto qualche risvolto bellico.. Ciò fatto, si è studiato come comportarsi verso i due disegni e, in linea di massima, si è trovata una certa convergenza su queste due conclusioni. 1) SDÌ — I vari Paesi europei studieranno tutte le possibilità di collaborazione al programma di ricerche sullo «scudo spaziale., in consultazioni bilaterali con gli Stati Uniti e in consultazioni intereuropee, in varie sedi. Quando tutte queste informazioni saranno state valutate e analizzate, l'Europa cercherà di dare all'America una «risposta coordinata.. 2) Eureka — I governi europei interessati all'idea francese discuteranno, nei mesi a venire, se e come innestare l'Europe de la tecnologie mitterrandiana nella Comunità economica europea. Citiamo ancora Dumas: «C'è chi pensa a un'agenzia, tipo Euratom, allacciata alla Commissione. C'è chi pensa ad una comunità tecnologica all'interno della Comunità europea: Ma esiste poi un vero interesse verso Eureka? Non pro- prio. Oltre alla Francia, soltanto Italia e Lussemburgo guardano con simpatia all'ambiziosa meta. Inghilterra e Olanda scuotono 11 capo dubbiose. Il Belgio dice -aspettiamo: E la Germania? A prima vista, tende la mano a Parigi, ma, dietro il cordiale linguaggio, molte sono le perplessità Come Margaret Thatcher (che già ha sollevato questa obiezione in molti dibattiti comunitari) anche Kohl sa che una «Europa tecnologica, non può essere costruita senza soldi: e. a Bonn, i marchi si misurano. Una collaborazione alla Sdi. invece, non costerebbe nulla, o quasi, e per molte aziende sarebbe anzi lucrosa. I due capoversi che il comunicato dedica a tali temi riflettono abbastanza bene le difficoltà di queste esplorazioni diplomatiche. Sulla Sdi: ./ ministri hanno convenuto di continuare le loro riflessioni comuni al fine di arrivare, per guanto possibile, a una reazione coordinata dei propri governi all'invito degli Stati Uniti. In tale contesto, i ministri sottolineano l'importanza di continue consultazioni bilaterali con i partners nell'Alleanza Atlantica-, ovvero con l'America. L'Eureka non è menzionata, ma si dichiara: •/ ministri hanno posto in rilievo la determinazione degli Stati membri di prendere le misure necessarie in seno alla Comunità europea per rafforzare le capacità tecnologiche proprie dell'Europa e giungere così alla creazione di una comunità tecnologica-. Finita la riunione, il nostro ministro della Difesa Spadolini ha indicato tre esigenze sulle quali tutti i Paesi della Ueo sembrano essere d'accordo. Si esamini, dunque, la Sdi. tenendo presente però: primo, la necessità che l'iniziativa spaziale non nuocia al | negoziato di Ginevra; secon¬ do, la necessità che non violi il trattato sui missili balistici (Abm): e la necessità di evitare -zone di sicurezza differenziata nell'area atlantica-. Spadolini e Andreotti hanno però ammesso che non sarà facile per i governi pilotare l'intera operazione. -Forse vi sono già contatti tra l'America e alcune industrie europee. In un libero mercato, irresistibili possono rivelarsi le attrattive di lavoro ad alti livelli scientifici e retributivi-. Per i nostri ministri, «non s: può escludere che un giorno Sdi ed Eureka sintreccino-, ma la strada è assai lun¬ ga. Altri ministri sono scettici su ogni possibilità di osmosi. Tutti invece non esitano a compiacersi della -nuova vitalità- Iniettata nel languente corpo della Ueo. Non esiste ancora un .pilastro europeo della Nato., ma qualcosa si muove. Si sono create «tre nuove strutture-: 1) un'agenzia per lo studio del controllo degli armamenti: 2) un'agenzia per lo studio della sicurezza e della difesa; 3) un'agenzia per lo sviluppo della cooperazione in materia di armamenti. Mario Ciriello

Persone citate: Andreotti, Dumas, Kohl, Margaret Thatcher, Mitterrand ? Francia, Reagan, Roland Dumas, Spadolini