Cinema e tv, faccia a faccia

Cinema e tv, faccia a faccia Il Festival di Salsomaggiore, con la sua formula mista, esplora i due prodotti Cinema e tv, faccia a faccia bardi per conto della Rai-tv ligure, dove il tema dell'amore viene raccontato con la formula dell'intervista alla gente comune, e lo straordinario filmato francese in bianco e nero Uguettc e.v Spengler di Philippe Vallois. dove un'anziana signora ripercorre i suoi splendidi anni d'inizio secolo mentre sullo schermo, ad aiutare le parole, intervengono disegni, lotografie, animazione, cartoni, effetti speciali, maschere, in una commistione di generi che incanta? E secondo quali criteri giudicare le cinquanta puntate di quattro minuti l'una in cui è slata divisa una lunga Intervista al poeta Charles Bukowski dal regista francese Barbct Schrocder rispetto al film tedesco En passaìil di Michael Klicr. un rifacimento in chiave video del celebre Masculin feminin di Godard? Curiosità. Una retrospettiva dei venti film girati in prima persona da Hitchcock per la televisione americana tra Il '55 e il '62, e non solo siglati da lui nella lunga serie dei 256 episodi. Un'altra curiosità. Una compilation del migliori video esistenti al mondo, realizzata per conto di Salsomaggiore dal vldeomàne Francesco Pacella Intervistando 1 dieci critici musicali italiani più famosi. Tra i video più votati, Decoy di Miles Davis, uno del pochi esempi di musica jazz trasportata in video. FESTIVAL CINEMATOGRAFICO — A differenza che nella sezione televisiva, l'Italia qui è arrivata con un solo film, // lungo inverno di Ivo Barnaba Micheli, un rac¬ conto meta poetico e meta no su un amore tra due ragazzi e altre cose. Sono 14 i film di tutto il mondo scelti non tanto a rappresentare un singolo autore, quanto un modo di produrre diverso da Paese a Paese. Ce il Brasile di Un uomo destinato a morire, opera di Edoardo Contlnho, girato in 17 anni, dal '64 all'81. da prima del golpe militare a dopo, finendo cosi col diventare, oltre alla storia di una famiglia, la storia di un popolo. C'è la Grecia di Karkalou del regista Stavros Torncs, un lungometraggio presuntuoso sul rapporto tra un vecchio e un giovane che si prestano reciprocamente pensieri e azioni. C'è la Germania de II richiamo della Sibilìo di Clemens Klopfenstein, uno scherzo tirato troppo in lungo a base di liquori miracolosi e capricci tra innamorati. C'è l'Indonesia col suo fotoromanzo strappalacrime su Ponirali Terpidana. casta e nobile fanciulla, costretta a diventare prostituta. Ma soprattutto c'è l'americano Bloot simple di Joe Coel. un gioco di cinema di alla qualità e spettacolo che parte come un film d'ambiente, diventa un film nero e finisce con una sequenza a metà tra la risata e l'orrore, di straordinaria tensione artistica. Quella mano che gronda sangue, sospesa al davanzale di una finestra, è un capolavoro di inventiva cinematografica. Simonetta Kobiony Nonostantc l'inestricabile rapporto tra i generi, le sezioni della rassegna restano separate con giurie e vincitori diversi. Raul Ruiz uomo simbolo: con la sua opera rappresenta la sintesi tra i due universi dell'immagine. I Clini Kaslwood nel mio film «Honky tonk man» clic ha aperto la rassegna di Salsomaggiore

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