Le spine di Reagan di Mario Deaglio

Le spine di Reagan Finito il boom Usa? ' Le spine di Reagan Troppo spesso negli ultimi due anni gli economisti hanno gridato al lupo, indicando come imminenti la flessione del dollaro e l'inversione di rotta della ripresa mondiale. Ora che il lupo pare veramente essere alle porte, i loro richiami, proprio come successe al pastorello della favola, rischiano di cadere in una sorta di generale apatia. La sensazione di essere ormai alla svolta deriva da due sviluppi separati, uno macro ed uno microcconomico: i vistosi segnali di rallentamento comparsi in queste settimane nell'economia americana ed il crollo, in molti Paesi, della domanda di diversi prodotti elettronici a cominciare dai personal compuiers. Il deficit pubblico degli Stati Uniti c fuori controllo e deve essere colmato — non già per qualche mese bensì per molti anni a venire — con nuovi prestiti dal resto del mondo. Per conlinarc ad ottenere questi prestiti gli Stati Uniti devono mantenere complessivamente saldo il valore del dollaro (il che non esclude una sua limitata caduta) ed offrire contemporaneamente un elevato lasso di interesse. Finché cambio c tassi rimangono elevati, però, l'economia americana rischia il soffocamento per la concorrenza ormai assillanle dei prodotti importati e per l'alto costo del denaro Quindi la produzione languc, il fisco incassa meno del previsto, il deficit pubblico aumenta ancora. Le tanto conclamate ricette della reaganomics denunciano cosi i loro limiti: non si è trattato dell'anticamera dello sviluppo bensì di un vistoso rattoppo su un vestito ormai logoro. Reagan ha, si, sconfitto l'inflazione ma neppure un Presidenlc americano ha il magico potere di suscitare uno sviluppo duraturo se mancano i presupposti oggettivi. Dopo un amplissimo sussulto positivo l'economia americana sta cosi perdendo impelo e proictta verso l'estero germi di depressione. Su questo fattore congiunturale negativo se ne innesta uno strutturale e qui entra in gioco il secondo elemento allarmante, ossia la debolezza della domanda di personal computerà. Non si traila di un fatto passeggero ma di un indizio importante del probabile esaurimento della prima ondata di innovazioni legate all'impiego dell'elettronica. Simili fenomeni di stasi sono frequenti nello sviluppo di nuovi prodotti. Negli Anni Trenta la motorizzazione fu a ungo frenata dalla mancanza di una viabilità adeguata; prima della telesclczionc le attese per le interurbane limitarono lo sviluppo del telefono: nel dopoguerra l'espansione dei trasporti aerei dovette attendere la costruzione dì una rete efficiente di aeroporti. Ciò che Mario Deaglio (Continua a pagina 2 In ottava colonna)

Persone citate: Reagan

Luoghi citati: Stati Uniti