La colata lavica minaccia le attrezzature turistiche

La colata lavica minaccia le attrezzature turistiche L'eruzione sull'Etna ha ripreso con più intensità La colata lavica minaccia le attrezzature turistiche CATANIA — Dopo alcuni giorni di tregua, la lava torna a minacciare le strutture turistiche del versante meridionale dell'Etna già devastato dall'eruzione di due anni fa. Tutto ha avuto inizio nella mattinata di ieri, quando una maggiore immissione di magma dalla frattura apertasi ai primi di marzo a quota, 2500 metri, ha accelerato la velocità dei franti lavici più avanzati, Ciò ita provocato la formazione di un braccio di magma clic nel tardo pomeriggio di ieri si dirigeva verso il rifugio Sapienza, un edificio di tre plani già cinto e danneggiato dalla lava nell'83. Il pericolo per l'edificio è piuttosto concreto. Ieri sera il fiume di fuoco si trovava a un centinaio di metri dalla costruzione. La speranza è che procedendo lentamente (alla velocità di pochi metri l'ora) e su terreno pianeggiante nelle prossime ore la lava perda il proprio impeto, si raffreddi e rallenti ulteriormente la propria avanzata. Adesso la colata è uno spettro (col calar della sera 11 bagliori della lava sono visibili anche a parecchi chilometri di distanza) degli operatori turistici della zona clic vedono cosi compromessi i loro tentativi di ricostruire un'economia già ampiamente devastata dalla furia del vulcano: la funivia, bloccata dopo che (erano i primi giorni di questa eruzione) la lava ne ha inghiottito due piloni, tranciandone anche il cavo portacabine; ristoranti e baracche continuamente minacciati dalla colata che, come in un drammatico gioco, ora rallenta e ora aumenta la propria avanzata. Di qui le continue richieste di Intervento per fermare il cammino della colata reso ancora più lmprevedi-' bile dal cosiddetto fenomeno dell'oingrottamento» che si verifica quando — come sta avvenendo in questi giorni — la lava si ricopre di una crosta più fredda mantenendo intatta la propria temperatura e quindi la propria potenza devastatrice anche a notevole distanza dalle bocche effusive. n. a.

Persone citate: Sapienza

Luoghi citati: Catania