Sulla sicurezza dopo lo Statuto

Sulla sicurezza dopo lo Statuto Un incontro molto polemico ! Sulla sicurezza dopo lo Statuto E' stata una passerella di •platee e schermi tagliati» ,dalJ.e .rigide regole della sicurézza l'incontro sul «Dopo Statuto-, organizzato mercoledì dall'Associazione amici dello spettacolo. Poco hanno parlato i tecnici, che si sono trovati soli di fronte ad un pubblico poco propenso a tollerare le loro ragioni per applicare le leggi esistenti, mentre molti sono stati gli interventi-protesta che saranno concentrati in un documento da presentare alle autorità la prossima settimana. Morano, segretario dell'Agls. ha riassunto la perdita di posti in tre anni: da 36 mila a 25 mila nei cinema, da 7500 a 6700 nei teatri. Preoccupata l'analisi dell'assessore regionale Ferrerò («Non si accampino ragioni per sfuggire alla sicurezza»), mentre l'assessore Marzano è andato controcorrente, lamentando la mancanza di -buon senso» ncll'applicazione delle leggi. Secca la replica dell'lng. Pulito, dei «vigili del fuoco: «Quando si'e fuori della norma c'è abuso». L'ing. Brizio. ingegnere capo del Comune, in passato membro della commissione di vigilanza, uno dei progettisti del Regio, ha rammentato, inascoltato, la grave responsabilità di chi si occupa del settore. Luciano Casadei. organizzatore di spettacoli, ha denunciato vivacemente rl'intolleransa delle autorità-- per la sicurezza, gli orari, il ricorso a disposizioni anacronistiche (il divieto delle proiezioni su video). Riccardo Caramella, pianista (-Due miei amici sono bruciati allo Statuto-). ha parlato di «caccia alle streghe- e ha messo in evidenza la disparità di trattamento per le chiese (dove pure si fanno concerti) che non devono sottostare ad alcuna legge rispetto ad altri locali.

Persone citate: Brizio, Luciano Casadei, Marzano, Morano, Riccardo Caramella