Il 1° maggio non sarà una festa unitaria

Il 1° maggio non sarà una festa unitaria Il 1° maggio non sarà una festa unitaria Por la prima volta il sindacato disunito in questa occasione - La decisione è definitiva - La UH : «Sarebbe necessario un minimo di piattaforma connine, ma non s'è trovata l'intesa» La decisione e definitiva. 11 Primo maggio non sarà occasione, per il sindacato, di -festa c lotta unitarie'. Dopo Cgil e Cisl, lo ha confermato anche la Uil. -In una situazione come quella torinese — afferma il segretario regionale Corrado Ferro — c'è ben poco da festeggiare. Quanto alla lotta, occorre un minimo di piattaforma comune, per evitare il ripetersi della drammatica esperienza dello scorso anno: corteo unitario il primo, sciopero improvviso della Cgil due giorni dopo-. La Uil aveva posto sul tappeto tre problemi da affrontare, nel tentativo di ricucire la divisione: un accordo interno di comportamento, un'intesa di massima sul tema dell'occupazione e una «carta d'Intenti- su una possibile riforma del salario. -Quest'ultimo punto è molto importante perclié potrebbe rendere inutile il referendum, che noi temiamo per le profonde spaccature che si potrebbero verificare tra t lavoratori e tra i partiti di sintstra-. Rileva Ferro: -Con la Cgil si sarebbe riusciti a trovare un accordo, ma la Cisl si è op¬ posta a tutto, addirittura vuole vietare al partiti di sfilare con i propri simboli. Meglio, dunque, non prendere in giro i lavoratori dando vita a un corteo unico, per ricominciare a litigare il giorno seguente. Sarebbe snaturare il significato del 1 maggio-. La Uil nazionale si riunirà a San Patrignano. Tema centrale, la lotta alla droga. In città, invece, la Uil ha organizzato per il 22 aprile una manifestazione al teatro Massaua. inizio ore 9. alla quale interverranno il leader Benvenuto e il ministro De Michelis. - Chiederemo — dice ancora Ferro — il prepensionamento a 50 anni, per sfoltire le file sia dei lavoratori, sia del cassintegrati, e rimettere in moto il meccanismo dell'assunzione. Vogliamo poi sentire dal ministro le proposte concrete per applicare II suo plano sull'occupazione. A Torino non si può continuare ad attendere». La Uil solleciterà infine la revoca della trattenuta previdenziale dell'8.65 per cento sull'assegno ai cassintegrati. CGIL — Gli iscritti, dipendenti del settore pubblico, si riuniranno in assemblea lunedi alle 9, al cinema Nazionale. UIL SCUOLA — I precari della scuola hanno proclamato lo stato di agitazione e inscenato, ieri, una manifestazione di protesta i Roma. Sostengono i precari: -A causa dei rilardi del ministero e del meccanismi di' assunzione a mezzo di concorsi, rischiamo di perdere ti lavoro dopo 4 anni consecutivi di impiego».

Persone citate: Corrado Ferro, De Michelis

Luoghi citati: Roma, Torino