Volti nuovi tra i liberali

Volti nuovi tra i liberali Campagna elettorale: presentazione delle ultime liste/ primi comizi Volti nuovi tra i liberali Dall'avv. Vittorio Chiusane agli emergenti Vinchi, Ermanno Tedeschi, Alberto Bachili Confalonieri, Alessandro Altamura - Lo scrittore Cremino guida lo schieramento autonomista «Piemonti): lotta alla mafia La «vetrina» liberale è stata accesa ufficialmente Ieri sera dal segretario nazionale Zanone. Appuntamento in un albergo del centro per la conferenza stampa, i candidati stretti attorno al loro leader soddisfatto per aver messo a segno con la candidatura di Vittorio Chiusano un colpo da maestro suscitando non poca Invidia tra 1 concorrenti laici. Chiusano, capolista unico al Comune, aspira alla poltrona di sindaco già rivendicata dal repubblicani con Antonio Longo e dai socialdemocratici con Pierluigi Romita? Zanone ricorda che c'è una ipoteca storica su quella poltrona: «Chiusano ha le carte in regola per continuare la grayide tradizione dei sindaci liberali che hanno guidato la città dal pre-fascismo a Villabruna a Luciano Jona». Un partito non si distingue solo per una candidatura prestigiosa ma per i propositi, 1 progetti, la vitalità, la grinta: Zanone dice che queste cose non mancano al suo partito. Commenta: -Che il pli sia vitale lo conferma il gran numero di liste presentate nei Comuni d'Italia: più del doppio rispetto a cinque anni fa-. Continua: -Chi ci l'ota sa di scegliere il partito dell'innovazione e non dello schematismo e del vecchiume. Sottolineare l'importanza di questa consultazione mi sembra ovvio: è sicuramente la più decisiva dal dopoguerra. I cittadini devono sapere che pei e de con le loro manovre tentano di suscitare il clima politico di un'Italia lontana: il Paese di oggi non è più quello dei don Camillo e dei sindaci Pepponc». Come vede il leader del tricolore Torino e 11 Piemonte? -Vorrei ricordare che le amministrazioni rinnovate con il l'oto del 12 viaggio dovranno amministrare in Piemonte qualcosa come 10 mila miliardi. La scelta per un buon governo sembra quanto mai opportuna dopo quanto ha messo in luce la magistratura: affarismo, scandali, corruzione non fanno parte del nostro bagaglio. A Torino è di buon auspicio il lavoro compiuto dai liberali a Palazzo di Città. i quali si sono mossi sui temi epe qualificano il pli: un servizio sanitario diverso, la tutela dell'ambiente, la ripresa edilizia a fini sociali-. Confermate le candidature degli amministratori uscenti: Marchini e Santoni alla Regione; Re, Dondona e Jona al Comune: Arrigo e Casiraghi alla Provincia. Molte speranze riposte sugli «emergenti»: Vinchi nel collegio provinciale Oltre Po. Ermanno Tedeschi al Comune (ieri alcuni manifesti del giovane imprenditore sono stati imbrattati da scritte c simboli nazisti). Alberto Badini Confalonieri pure aspirante al Consigliò comunale. Alessandro Altamura, studente universitarlo che si presenta per la Provincia (è figlio del dott. Mario Altamura, il quale tiene a precisare che non si e candidato soltanto «per nuovi impegni professionali sanitari recentemente sopravvenuti-). Inoltre il pli conta sull'appoggio di forti associazioni di categoria come l'Ascom: in lista per il Comune, tra gli altri, il vicepresidente degli albergatoli, Garetto. c degli ottici, Tamietti. Psi — Ieri sera all'Iacp. l'on. Giusy La Ganga ha presentato i candidati socialisti aderenti alla componente riformista. Stamattina nella sede del partito di corso Paleslro presentazione ufficiale di tutti 1 candidati e delle liste. Picmont — Richiesta perché il Piemonte diventi Regione autonoma (-Fintamola di dare soldi a chi li spreca-), controllo «esterno» sull'operato dei partiti, appello perché i piemontesi diventino trincea contro mafia, 'ndrangheta e camorra -che ci stanno rubando la terra sotto i piedi-, questo in sintesi il programma di «Piemonti, illustrata ieri sera dal suo leader Roberto Gremmo, scrittore e saggista, capolista a Torino e Cuneo. Partito «povero» clic tuttavia mette in lizza 107 candidati tra Torino, Regione e Provincia. Tra questi il poeta Antonio Bodrero (una delle voci più note della poesia dialettale italiana) e Alberto Seghesio della segreteria del partito. Pier Paolo Benedetto

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