Referendum, nessun passo avanti ma a parole tutti sono disponibili di Gian Carlo Fossi

Referendum, nessun passo avanti ma a parole tutti sono disponibili CONTINGENZA / Confermato una scatto di quattro punti a maggio Referendum, nessun passo avanti ma a parole tutti sono disponibili La Cisl annuncia una campagna per il «no» - Lama sdrammatizza l'ipotesi di spaccatura nella Cgil ROMA — -Guarda — ascolta — ragiona- : è il triplice invito che la Cisl rivolge a tutti, lavoratori e non, nel quadro di una serrata campagna contro il referendum sulla scala mobile, che sarà lanciata il 26 aprile sui quattordici quotidiani più importanti e 547 radio private. Un appello alla riflessione dal sindacato che si considera, precisa Camiti, il i-reparto di prima linea dello scontro referendario-, nell'eventualità che dovesse fallire definitivamente il tentativo di evitare il ricorso alle urne Da oggi alle amministrative del 12 maggio, del resto, le difficoltà tendono ad aumentare di giorno in giorno, nonostante le disponibilità manifestate, sotto i fuochi incrociati delle batterie elettorali. Se ne è avuta conferma ieri al termine di un nuovo incontro De Michelis-sinaacati sull'occupazione e in una serie di contatti avuti dal ministro del Lavoro con esponenti del mondo imprenditoriale e politico. • Si sono fatti passi concreti verso una intesa-, ha commentato De Michelis; i sindacati hanno riconosciuto che, sul terreno dell'occupazione, a partire da lunedi prossimo si possono acquisire risultati significativi (parte in Parlamento, e parte nel negoziato); quasi contempo- rancamente a Milano, il presidente della Confindustria Lucchini ha accentuato la volontà di arrivare ad una intesa «purché non pasticciataMa., ora, il susseguirsi di segnali positivi non serve più a bruciare le tappe per una conclusione favorevole prima del 12 maggio; di conseguenza, sindacati, imprenditori, governo, si proiettano già nel -dopo amministrative-, tentando di prefigurare fin da adesso strade rapide da percorrere nelle due ultime settimane del prossimo mese. La Cgil. in particolare, ha dato un buon riscontro agli sforzi di De Michelis sulla questione dell'occupazione. -Sui molti punti — ha dichiarato il "numero due" Del Turco — c'è intesa, segno che non esistono pregiudizi di sorta a seguire la via dell'accordo. Su altri punti c'è discussione, ed è il segno della serietà della nostra impostazione e del valore dei problemi aperti. Nello stesso tempo, Lama si preoccupa di minimizzare il pericolo di una spaccatura nella sua organizzazione, se il referendum non dovesse essere scongiurato. -Nessuna d ramina t izzazion e, nessuno scandalo — sostiene il segretario generale — se in Cgil ci dividessimo, qualora si votasse per il referendum sulla scala mobile. Nello schieramento Imprenditoriale, intanto, sembra esserci qualche ripensamento sul pagamento dei decimali, in vista dello scatto (confermato ieri dalla siedale commissione Istat) di quattro punti di contingenza dal 1" maggio, di cui uno in seguito all'accumulo delle frazioni. La Confapi, che peraltro prosegue la trattativa con i sindacati sulla riforma del salario, ha lasciato trasparire qualche incertezza di fronte alle nuova scadenza. «Dorremo iierificare — si osserva — al momento della decisione l'andamento del confronto con i sindacati e le eventuali proposte del governo. Gian Carlo Fossi

Persone citate: De Michelis, Del Turco, Lama

Luoghi citati: Milano, Roma