Specchio dei tempi

Specchio dei tempi Specchio dei tempi «Non ine ne voglia il cardinale, ina il Piemonte non è bivacco di spettri» - Comprare la tranquillità - Voce di pendolare - Si riscoprono le scoperte del 1897 - Amarezza - Ufficio oggetti smarriti? Un lettore ci scrive: tNella cronaca de La Starnila del fi apri/e sono stati riportati alcuni passi del messaggio ilei cardinale Balestrerò per la Pasqua. Uno mi ha particolarmente colpito c rattristato: "... Dio sa quanto bisogno ci sia di sentirci invi in questa regione arida come deserto, e desolata come una solitudine inesorabile...". -Non ho ascollato direttamente il mesìaggio, e quindi non so se queste parole corrispondano al testo originale, né sono certo di averle correttamente interpretate. So soltanto che l'immagine del Piemonte che esse paiono disegnare è quella di un paese fosco e inospitale, non più fecondo centro di vita e di cultura. Quale apocalittica realtà si cela dietro le parole del cardinale? E son meditate, queste, o suggerite da emozioni occasionali? Non me ne voglia il cardinale se per consolarmi ripenso, con un sorriso, ai tursi deliziosi con cui il Giusti replicò al Lamartlne a proposito di certi apprezzamenti sugli italiani, -Come ogni altra parte del mondo, anche il Piemonte combatte la sua dura battaglia quotidiana contro le difficoltà e i pericoli di cui è disseminato questo ostile universo, e in ogni impresa terrena si possono registrare sconfitte, errori o carenze. L'importante è riprendersi e ricominciare daccapo sulla tormentata strada del progresso. Io penso ette il Piemonte possieda questa capa- cita'' Mario Bonfanti Una lettrice ci scrive: .Desidero intervenire in merito agli scippi ette, come emerge anche dalla lettera pubblicata l'altro ieri, oltre al danno materiale arrecano tanta amarezza. Lo scippo è una delle violenze del nostro tempo, non è pensabile che ognuno di noi cammini per strada sotto scorta della polizia. E allora? E allora adeguiamoci a convivere con il pericolo dello scippo. 'Io non mi sono chiusa in casa, non rinuncio a uscire, ma vii sono tutelata. Ho contratto una polizza infortuni che copre anche il rischio dello scippo della pelliccia, della borsetta (fino a mezzo milione) e la perdita chiavi fino a 200.000 lire. Sono anche assicurata, con la stessa polizza, per gli infortuni personali e, se mi accadrà qualcosa di grave, la somma che mi verrà liquidata — ben investita — mi permetterà di pagare una persona che mi assista giorno e notte, e non mi obbligherà al cronicario per poveri. -Con 200.000 lire di spesa l'anno mi sono comperata la tranquillità-. Segue la firma Un lettore ci scrive da Livorno Ferraris: -Un appello ai responsabili del compartimento delle Fs di Torino che hanno elaborato l'orario in vigore da giugno. Abitiamo liei vari paesi lungo il tratto ferroviario Santhià-Chivasso e quotidianamente ci rechiamo a Torino. Attualmente, quando facciamo il secondo turno, partiamo da casa alle 11,45, giungendo a Torino alle 12,45. Con il nuovo orario, il treno 7076 e quello successivo saranno soppressi e verranno entrambi sostituiti da uno clic giunge a Torino Porta Suso alle 13,31, per cui non saremmo più in grado di presentarci al lavoro per le 14, considerando il quotidiano ritardo e la dislocazione degli stabilimenti, che richicdono l'impiego dei mezzi pubblici-, Giovanni Paolo Santhlà Un lettore ci scrive: -Su La Stampa (10 aprile) leggo che un botanico dell'Aquila, con l'ausilio di ricercatori dell'Università, ha scoperto la specie botanica Matthiola Italica. Questo "nuovo miracolo della natura" è noto dal 1897, anno in cui la piantina fu ufficialmente classificata dal botanico Conti come Matthiola italica. «La Matthiola italica, relativamente rara, fu trovata, dal 1897 ad ora, in Dalmazia, nell'Appennino laziale e abruzzese, nel Gargano, nella Basilicata a Matera e a Morano Calabro. La si può ritenere una forma della Matthiola trlstis del Linneo (detta Vlolaciocca notturna) varia De Candolle, più precisamente della sottovarietà Pedemontana del Gremii e del Conti. Senza commenti. Pierre Harmld Falchetti Un lettore ci scrive: «Dei? giugno '84 sono un prepensionato della legge 193 per i siderurgici. Dallo scorso febbraio, l'addetto allo sportello deU'Inps di Collcgno ripete a me e ad altri prepcnsionati: "La vostra pensione è in liquidazione, ma non si inviano i libretti se non viene dato il via da Roma: abbiate pazienza". «Ora, molti di noi hanno figli disoccupati, oltre l'affitto e tutto il resto da pagare, la liquidazione aziendale falcidiata dalle ritenute sta per finire e l'Inps ancora ci dice di aspettare. Abbiamo superato i 50 anni, siamo "ragazzi" che nessuno vuol prendere al lavoro. Pubblicate questa nostra amarezza. Amarezza di non servire più a nessuno, amarezza per la lunga attesa della pei. .Ione.. a. g. Un lettore ci scrive: «Quest'oggi (15 aprile) verso le ore 12.45 sulla linea 3 del tram ho smarrito la mia borsa contenente attrezzi da barbiere (ero di ritorno da un'opera buona). Sarei grato se chi la trovasse volesse telefonare gentilmente al n. 3.740-. segue la firma

Persone citate: Falchetti, Gargano, Giovanni Paolo Santhlà, Linneo, Mario Bonfanti