Roma, una storia di droga dietro il rogo delle ragazze?

Roma, una storia di droga dietro il rogo delle ragazze? Trovata una lettera nei jeans di Loredana Nimis Roma, una storia di droga dietro il rogo delle ragazze? DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — L'inchiesta sul tragico rogo del Torrione passa al giudice istruttore: Antonio Raffaele Greco, difensore di Francesco Gizzi (uno dei due venditori ambulanti che avevano dato fuoco alla baracca, e che due giorni f-^jii è costituito) ha rivolto ieri questa richiesta al sostituto procuratore Giuseppe De Nardo, che entro la settimana deciderà per la •formalizzazione». Il provvedimento, a questo punto, appare necessario: Don tanto per ricostruire la dinamica dell'aggressione che è costata a Loredana Nimis il ricovero In ospedale, quanto per chiarire una serie di aspetti collaterali che sembrano essere emersi nelle ultime ore. I maggiori dubbi sembrano emergere da una lettera trovata, dopo il ricovero al cen¬ tro ustionati dell'ospedale Sant'Eugenio, nel jeans di Loredana Nimis. La tossicomane, subito prima del rogo, aveva scritto a un'amica, .Elisa», parlando della morte di un'altra ragazza, Francesca Rosellina Vecchi, una sua cara amica. Anche lei dedita all'eroina, Francesca Vecchi è morta poche settimane fa. esattamente il 9 aprile scorso, nell'appartamento di via di Brevetta che divideva col suo ragazzo, Sergio Papi. >L'ìianno uccisa loro...», scriveva Loredana Nimis nella lettera mal spedita. Alla base di tutti i dubbi, c'è una inquietante coincidenza: sia la Vecchi, morta In casa sua il 9 aprile, che Loredana Nimis, bruciata il 12 nel rogo della sua baracca, avrebbero dovuto testimoniare dinanzi ad un sottufficiale dei carabinieri che sta conducendo un'indagine su una misteriosa storia Francesca Vecchi doveva saperne qualcosa. Poche settimane prima della morte, era stata ritrovata nuda, di notte, coperta solo da una pelle di leopardo, accanto a una discarica di rifiuti. Chi l'aveva portata fin 11, e dopo che cosa? Le risposte che il sottufficiale attendeva, sono state impedite da una morte improvvisa. La sera dell'8 aprile, dopo una puntata all'ospedale Santo Spirito, dove le avevano somministrato del metadone, Francesca Vecchi era tornata a casa. Il suo ragazzo l'aveva trovata come al solito, poi al mattino dopo era uscito. Rientrando nel primo pomeriggio, l'aveva trovata morta: sintomi di avvelenamento, avrebbe diagnosticato più tardi 1) medico legale.

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