Persone di Lietta Tornabuoni

Persone Persone di Lietta Tornabuoni Proprio adesso De Mita? Della questione dell'aborto è sempre stalo fatto un freddo uso politico: e adesso ci risiamo, con il segretario, della democrazia cristiana. Ovvio che questo partilo so-' stenga la sua posizione contraria a quella legalizzazione dell'aborto entrala da tempo nel nostro codice: ma proprio adesso si sveglia, ritrova i toni apocalittici e infiammati? Proprio adesso, a venticinque giorni dalle elezioni? Proprio adesso De Mita, tanto moderno, tanto laicizzato, non trova niente di meglio, niente di più pertinente per accattivarsi i votanti cattolici alle amministrative? Adesso dichiara e poi attenua, ammorbidisce, corregge il tiro, sfuma, non appena s'accorge che la sua iniziativa e stata male accolta? Nelle campagne elettorali succede, si sa. Succede anche che si possa chiedere un poco meno di strumentalismo, un poco più di rispetto verso le donne per le quali l'aborto è qualcosa di molto profondo, doloroso: e non una mossa per qualche voto in più. Neve Nel Duomo di Milano c'è un impianto di televisione a circuito chiuso, cosi dalla sacrestia si può seguire sul video l'andamento delle Messe celebrate, sorvegliare che tutto vada liscio, prepararsi tempestivamente ad accogliere il celebrante quando ha finito. L'altare maggiore è circondato da uno spesso vetro protettivo alto più di due metri, una sorta di gabbia trasparente simile a quella installata sulle automobili del Papa. Antiproiettile? Ma no, ti dicono. E' che il primo giovcdi d'ogni mese, quando il cardinale Martini dialoga per tutto il ^pomeriggio in Duomo con i fedeli, la gran massa dei presenti, soprattutto ragazzi, pigia, preme, spinge, finiva per franare sull'altare: quindi s'è dovuto frapporre Ira loro c il cardinale quella barriera invisibile, e nell'occasione tanto valeva mettere vetri di massima sicurezza. Ce un ragazzo in jeans c maglietta inginocchialo all'altare, profondamente raccollo, con la faccia nascosta ira le mani: la cuffia musicale gli c rimasta intorno al collo come una collana, il filo nero gli traversa la schiena curva di cotone bianco. Nella Galleria di Milano, stanno uno di fronte all'altro il classico ristorante Savini con le sue luci soffuse, cosi bello, cosi raffinalo, così costoso; e il contemporaneo posto di Hamburghcr Quick, rutilante, chiassosa, cosi americana, cosi a buon mercato. Tutti e due sono spesso pienissimi. In tutti e due c'è sempre qualcuno che al momento di pagare (centomila lire oppure diecimila) fa l'identica osservazione milanese: «Certo che ne fanno, di soldi, questi qui...». In una piazza di Milano, al sole bellissimo d'aprile, comizio elettorale liberale: ('Comuni e sindaco dovranno pagare il prezzo della neve», tempesta l'oratore. Un attimo di smarrimento (cocaina gratis per tulli, a spese dcll'aniministrazionc?); poi si capisce che il rinfaccio riguarda i giorni invernali della neve, l'impreparazione, la paralisi, il crollo del Palazzetlo Jello Sport clic evidentemente, per incompetenza o ruberia, doveva essere stato mal costruito. Per un animo il livello politico della contesa sembra un poco gretto, basso; poi si sospetta che sia magari quello giusto, che proprio di cose come la neve si dovrebbe discutere nei comiri amministrativi di primavera. Armani Giorgio Armani, l'italiano più bravo a inventare vestiti, racconta che a diciassette anni c stato fotomodcllo, posando per una rivista tedesca con addosso certe magliette di lana, e che gli fece dispiacere smettere: «Solleticava la mia sensibilità, soddisfaceva il mio narcisismo, ma mi mancavano i requisiti: soprattutto l'altezza». Racconta che ha scelto come simbolo l'aquilotto perché <</' giovani sono attraili dagli emblemi e l'aquilotto vola in alto, è l'assoluto, l'irraggiungibile». Racconta di amare certa pubblicità televisiva: tPerlana è eccezionale. E Golia fa sorridere». Dà anche consigli agli italiani famosi, nell'intervista a Pubblicità domani. Craxi? «Non deve esagerare con i completi grigi di stile presidenziale. Più sportivo, più sportivo. Vestiva disinvolto prima, e non era un figurino, perche rinunciare ora che è dimagrito?». Agnelli? «Troppe camicie col collo aperto». Quanto a lui, porta inalterabilmente jeans e "maglione blu: «lo lavoro sempre, e quella è la mia tuia».

Persone citate: Agnelli, Armani, Craxi, De Mita, Giorgio Armani, Golia, Savini

Luoghi citati: Milano