Tilt elettronici e franchi tiratori ma alla fine il Concordato passa di Alberto Rapisarda

Tilt elettronici e franchi tiratori ma olla fine il Concordato passa Approvati i finanziamenti al clero, la Camera ora accelera i tempi Tilt elettronici e franchi tiratori ma olla fine il Concordato passa Con 367 sì, 72 no, 21 astensioni - Si è votato con le palline per un guasto al calcalatore elettronico ROMA — Alla fine 1 deputati sono arrivati a Montecitorio in numero sufficiente per approvare le norme finanziarle del Concordato. A sera il provvedimento è stato approvato con 367 voti favorevoli. 21 astenuti e 72 contrari. Ora passa al Senato. Ma le sorprese e gli imprevisti non sono mancati neanche ieri. Ci sono stati i «franchi tiratori», e questo non è nuovo; c'è stato un misterioso guasto all'apparato per il voto elettronico, e questo non era mai successo a Montecitorio. E, Infine, sono stati approvati tre ordini del giorno dei radicali che non piacevano al governo, e che hanno ottenuto i voti anche dei comunisti. Ed anche questo non è avvenimento consueto alla Camera. I «franchi tiratori, sono stati 44 da cercare tra i partiti concordatari: de, pei, psi, psdl. pri. I dubbi sull'opportunità di approvare cosi come sono le norme che concedono circa 700 miliardi dei contribuenti italiani agli enti ecclesiastici serpeggiavano tra i comunisti e i partiti laici. I liberali avevano risolto il problema astenendosi, in coerenza con i loro principi. Tra gli altri serpeggiava il mugugno. I comunisti hanno dovuto convocare un'altra assemblea del loro gruppo martedì sera, per chiarire le idee ai dubbiosi. E' intervenuto il segretario Natta a spiegare le ragioni che dovevano spingerli a votare compatti per le norme finanziarie del Con-t) cordato. E pare che sia stato più convincente del prof. Cardia. Ieri mattina, infatti, la compatta presenza di comunisti (il 73 per cento del gruppo) ha permesso che si raggiungesse l'agognato numero legale (316 presenti). Senza di loro, i democristiani, 1 socialisti, i repubblicani e i socialdemocratici arrivavano solamente a 216 presenti.-. . Alle 9 la presidente Jotti, dopo aver dato un'occhiata panoramica all'aula, aveva detto: -Questa volta ci sono». Ed aveva indetto la votazione col sistema elettronico. Ma. caso strano, la macchina era impazzita ed aveva detratto alcuni voti al «no.. Sbigottimento e nuovo tentativo. Nuova impuntatura della macchina, che sbagliava ancora: sempre a danno dei contrari. -E' un segno di Dio!-, esclamava In aula il radicale Melega. Il suo collega di partito Rutelli presentava subito una interrogazione a Craxi per sapere «come giustificht la grave interferenza di forze soprannaturali-. -Dio? Non credo. Non ha tempo per queste cose-, ribatteva scettico il democristiano Renzo Patria. E più realisticamente insinuava il dubbio che ancora arrovella la presidenza della Camera: - Qui c'è da indagare su gualche possibile interferenza esterna sul sistema elettronico, cosi come è avvenuto per i Bankomat. E' strano che l'errore sia avvenuto solo sui voti contrari-. Il liberale Patuelll vedeva invece nelle bizze del «cervellone» una coincidenza astrale negativa. E sosteneva che questo Concordato è nato sotto cattivi auspici per la Chiesa. 11 giorno 8 agosto 1984: -proprio V8 agosto del 1859 cominciò il crollo del dominio temporale dei Papi con la fuga del cardinale legato da Bologna-. Accantonato l'inservibile apparato elettronico, i deputati votavano con l'antico e lento metodo delle palline. La seduta si prolungava cosi oltre il previsto. Un'altra ora trascorreva a vuoto, in attesa che le telecamere della Rai riprendessero in diretta le dichiarazioni di voto. Chiusa la vicenda del Concordato senza ulteriori sorprese, la Camera si dedicava nella notte all'esame di un decreto sulla fiscalizzazione degli oneri sociali nel Sud. Altri tre decreti urgenti saranno esaminati oggi (imposta su prodotti petroliferi, trasporti, misure urgenti per Industria e commercio). Si passerà poi in gran fretta a ratificare alcuni accordi Internazionali, a dibattere numerose autorizzazioni a procedere della magistratura contro deputati, tra cui Toni Negri. E infine dovrebbe es¬ sere discussa la modifica della Immunità parlamentare. Tutto questo entro domani o sabato, per permettere ai deputati di anticipare la vacanza prcelettorale. che pareva dovesse cominciare il 24. Rimarrà ben poco tempo per far passare altri provvedimenti. « Volendo andare al sodo, direi che qui quello che si è fatto si è fatto-, commentava l'on. Patria. Alberto Rapisarda

Persone citate: Cardia, Craxi, Jotti, Melega, Natta, Renzo Patria, Rutelli, Toni Negri

Luoghi citati: Bologna, Roma