Autoporto di Susa, tutto è regolare ma si indaga su licenza ed espropri
Autoporto di Susa, tutto è regolare ma si indaga su licenza ed espropri Autoporto di Susa, tutto è regolare ma si indaga su licenza ed espropri Conclusa l'inchiesta giudiziaria sull'autoporto di Susa: nessun rilievo sulle spese per l'opera e la scelta tecnica è valida. Quindi non luogo a procedere. Tocca però al pretore di Susa indagare su presunte irregolarità nelle concessioni edilizie del Comune e ncll' esproprio dei terreni. L'indagine è stata condotta dal giudice istruttore, dott. Sorbello, tramile un'accurata perizia sul documenti sequestrati in Comune a Susa alla società mista (pubblica e privata) Consusa e all'impresa appaltatrice. L'inchiesta cominciò da una denuncia contro gli amministratori di Susa, da parte di abitanti di Traduerivl, espropriati dei terreni. Il magistrato precisa che le spese per l'autoporto sono congrue; la decisione di non acquistare gli impianti della spa S. Didero è oculata, perche sarebbero costati di più. La scelta di costruire l'autoporto a Susa e stata opportuna e conveniente. «Però non si esclude che l'iniziativa — precisa II dott. Sorbello nell'ordinanza — possa sottointcndere una aggregazione di personaggi e Interessi non del tutto limpida e trasparente». Il dott. Sorbello invierà gli atti al pretore di Susa perché indaghi sulle concessioni edilizie rilasciate dal Comune e sul decreto di occupazione del terreni, emanato dal sindaco Il 5-5-'82. Le eventuali Irregolarità riguardano la procedura di esproprio e l'inizio dei lavori senza le concessioni. Tutto riscontrato dai periti. Ma l'autoporto di Susa — già costato 8 miliardi — è ancora inoperante. Il lungo iter del ministero delle Finanze si è concluso II 29 gennaio con la concessione della dogana pubblica e della Finanza: però ora mancano gli alloggi per il personale. Forse a fine giugno ci sarà una soluzione.
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