Sul Fondo l'ombra dei maxidebitori (ma anche la paura di una crisi Usa)

Sul Fondo l'ombra dei maxidebitori (ma anche la paura di una crisi Usa) FMI / Da oggi a Washington la maratona su monete e commerci mondiali Sul Fondo l'ombra dei maxidebitori (ma anche la paura di una crisi Usa) WASHINGTON — Un dollaro In ritirata fa da cornice al vertice monetarlo di primavera che si apre ufficialmente oggi a Washington. I lavori della riunione del Fon-; do monetarlo internazionale; e della Banca mondiale (ministri e governatori sono ar-; rivatl quasi tutti ieri sera) sono stati preceduti da una serie di riunioni informali tra tecnici ed esperti. Secondo' indiscrezioni raccolte al Pondo, il tono delle conversazioni avrebbe lasciato per il momento ai margini gli argomenti, previsti dal calendario ufficiale per concentrarsi Invece sui punti che potrebbero costituire l'asse portante dell'intera riunione: le incertezze che avvolgono l'andamento dell'economia americana, che potrebbero, se confermate, prospettare una nuova crisi finanziaria internazionale (nel pomeriggio di ieri però in parte il pessimismo è stato corretto dal dati forniti dalla Fed). Il rischio però di un Indebolimento dell'economia Usa è stato anticipato da alcune proiezioni statistiche: il prodotto nazionale lordo sembra aumentare meno di quanto previsto dal principali centri studi, la nuova domanda in¬ terna è soddisfatta dalle Importazioni, la bilancia commerciale va appesantendosi e se il dollaro in conseguenza di questo scenario dovesse proseguire rapidamente nella sua discesa, gli Stati Uniti potrebbero trovarsi in una crisi che coinvolgerebbe l'intero sistema finanziarlo Internazionale, peraltro ancora molto fragile per le condizioni di debolezza del grandi Paesi debitori come Brasile, Argentina e Messico. Al fondo dunque si dovrà considerare seriamente l'eventualità di uno scenarlo di questo tipo, Una delle novità è venuta proprio dal segretario al Tesoro Baker che ha proposto di ospitare una conferenza monetarla internazionale a Washington per discutere di eventuali suggerimenti di riforma dell'attuale sistema che — secondo molti Paesi, guidati dalla Francia — è instabile e possibile fonte di molti pericoli. «/ problemi sul tappeto sono molti — ha detto ieri 11 ministro Italiano Goria prima di imbarcarsi a Fiumicino diretto a Washington — perché l'intenzione è di dare uno sguardo a tutto tondo sul panorama internazionale. Quindi alla situazione finanziaria e commerciale e alle di-verse ipotesi di sviluppo che si fanno nei Paesi industrializzati e nei Paesi del Terzo Mondo». Goria ha poi illustrato quali saranno le proposte italiane al vertice di Washington, alla luce dei lavori del recente Consiglio del ministri finanziari della Comunità economica europea a Palermo. • Le ipotesi di lavoro, che abbiamo cercato di verificare all'interno della Cee — ha detto — riguardano essenzialmente il ruolo della Banca mondiale, la possibilità di un ampliamento dei suoi interventi a sostegno dello sviluppo dei Paesi più poveri e soprattutto il convenire, con gli Stati Uniti in modo particolare, come vada garantito un minimo di ordine anche ai mercati finanziari.. Riguardo alle opinioni divergenti sorte all'interno della Cee per la soluzione dei maggiori problemi economici Internazionali il ministro Gerla si è mostrato moderatamente ottimista. « Grossi contrasti di fatto non ci sono — ha precisato —, esistono opinioni non del tutto coincidenti su alcuni strumenti, ad esemplo sul fondo di garanzia degli investimenti richiesto da alcuni Paesi del Terzo ■mondo.. • C'è invece una sorta di reticenza da parte di alcuni Paesi, come la Germania, V Inghilterra e l'Olanda, ette hanno ottenuto risultati migliori di altri a sostenere la ripresa della loro domanda interna in modo da porsi in una posizione di maggior equilibrio nei contrasti degli altri Paesi europei e di quelli del Terso mondo. " r. c. s.

Persone citate: Baker, Gerla, Goria, Italiano Goria