Un giardino di seta pura

Un giardino di seta pura Bellezza della primavera 1986 nei tessuti delPindustria comasca Un giardino di seta pura Fiori tropicali, astratti, figurativi, giganti e iperrealistici, appaiono in questi splendidi tessuti - La rosa è l'immagine più ricorrente, nei toni naturali e in quelli choccanti della fantasia COMO^- La concorrenza straniera, in testa il Giappone per le sue capacità tecniche ed organizzative, ha creato non pochi problemi economici al sistema tessile comasco. In queste ultime stagioni è apparso chiaro che In bellezza, la fantasia non bastano senza contromisure difensive. Cosi mancando un tempo tecnico utile per approntarle, polemiche, dimissioni, iniziative individuali hanno agitato i soci degli organismi espositivi e delle associazioni di categoria. Un drappello di Setaioli, gettando a lago la risorsa di immagine costruita in anni di attività espositlva a Como o a Cernobblo, ha portato a Parigi i campionari delle celebri sete stampate, a Premiere Vision, la più precoce rassegna di ogni tessuto per la corrispondente stagione dell'anno dopo e in odore di divenire la rassegna per antonomasia. Altri, ma in concertato accordo con le direttive eli categoria, ha partecipato, con tessuti in seta per camicie, alla rassegna milanese Moda in tessuto, a cui non pochi osservatori del comparto attribuiscono energia e salute per coinvolgere nel suo ambito ogni produttore italiano di tessuti per la moda. Ecco porche, iniziando l'approccio alle sete, ai lini più seta o cotone per la primavera-estate 1986 sia da Como Moda a Villa Olmo, sia da Idoacomo a Villa d'Este, sincrona è stata la sorpresa per la novità della navetta fra le due sedi espositive, luna contro l'altra armata per tanti anni. Era il primo segno tangibile, in attesa della futura sede comune delle due rasse¬ gne, il progettato Centro Fieristico e Congressuale di Villa Erba a Cernobbio, dell'accordo firmato il 20 febbraio scorso e dell'avvio a un reale coordinamento delle due fie- re per mantenerne intatta la fama, il prestigio e l'efficacia promozionale, acquisiti in dieci anni di attività. Di questi dieci anni, il presidente di Comomoda, Gianfranco Livio e il nuovo presidente di Ideacomo, Carlalbcrto Ambrosini, hanno parlato con diversità di spirito e sintonia di intenti. Una storia peculiare e un accordo tattico-strategico a guida e formale impegno per il congiunto operare futuro. Giustamente il presidente di Comomoda, Livio, ha ricordato che Comomoda si è sempre battuta per un fronte unico espositivo. E Carlalberto Ambrosini ha detto: «Ogni sforzo, anche nell'accoglienza, oltre che nell'osservanza del nostri principi di origine, selettività, creatività, qualità e novità, per mantenere Ideacomo manifestazione leader del tessuto della moda in tutto il mondo e pilastro dell'italian look. E' da Como die il tessuto anticipa la moda, è partito di qui il rilancio dello stampato in cui siamo imbattibile. Ed è un giardino — fiori tropicali, fiori astratti, figurativi e allora al massimo della naturalezza, giganti e iperrealistici, colorati in stile pop, sfumati come le ombre dei quadri impressionisti — lo stampato sulla seta, sempre più eclettica nelle armature, negli effetti speciali. La rosa in boccio o nella matura molteplicità dei suoi petali, è l'immagine più ricorrente, irresistibile nei toni della natura come in quelli scioccanti della fantasia: la rosa blu, immensa contro foglie verdissime, ma anche la rosa verde, minuta, tempestosa a tappeto, come da Etro, che macchia di corolle i suoi cloqué, le crépes de chine e le organze, come da Sisan che posa rose giapponesi, enormi su fondi fogliosi o rigati. Fiori e tralci di foglie appaiono nel jacquard delle sete di Scacchi e nelle sue flandre ^càflgl&ntl, "altre rose sulle lavorate sete di,«Bini. L'alternativa alla seta è il cotone dalla mano lussuosa (Terraneo), il lino purché di guizzante lucentezza o trattato come un denim sofisticato (Sti), il lino tricotlato di Rita Rossi, che presenta l'inedito lino acciaiato, riflessi metallici, colorazioni pallide, leggerezza ariosa. L'accordo con la seta riporta in scena per la primavera 1986 la gabardine del tailleur in lana e in lana-lino di Piacenza e per l'estate una giacca in pura seta Tussah nei classici colori de! sole, proposta da Loro Piana a complemento di abiti e completi in puro lino, tinte che richiamano i toni africani, grigi e marroni, sabbia bagnata e tabacco, assenza di peso, eleganza dell'unito. Lucia Sollazzo

Persone citate: Bini, Etro, Gianfranco Livio, Loro Piana, Lucia Sollazzo, Rita Rossi, Scacchi, Terraneo

Luoghi citati: Cernobbio, Como, Este, Giappone, Parigi, Piacenza, Premiere Vision