Francesi a Sorrento (senza Godard)

Francesi a Sorrento (senza Godard) Ha inaugurato gli Incontri l'edizione integrale delle «Due inglesi» di Truffaut Francesi a Sorrento (senza Godard) Una scelta eclettica - Tra i primi film in programma il dramma metafisico di Tavernier, la commedia a mezze tinte di Blanc visto e compromettersi col malvisto (Godard) hanno cercato un poco tra i film maledetti, tra i capolavori mancati, tra i successi popolari rimasti in patria. Una scelta volutamente eclettica per esplorare insieme «l'intrattenimento, la filologia e l'autorismo». Come se anche il film d'autore fosse un genere (cosa di cui siamo da lungo tempo convinti). Per esempio. Tavernier è un neoclassico? Coup de torchon, «Colpo di spugna», mai tradotto da noi anche se precedente a Una domenica in campagna, porta consapevolmente una bella aria «entre deux guerres». dramma metafisico dì un poliziotto in un villaggio dell'Africa francese nel 1938; anzi, poliziesco con filosofia: lo sbirro Noiret che da vile diventa vendicatore e assassino per pareggiare i mali del mondo. Figuratevi che nell'impasto quasi completamente riuscito a noi è piaciuta Isabelle Huppert nel ruolo appropriato di una ascluga-uomlnl senza onore. E Michel Blanc è un comico traducibile in Italia? Marche à l'ombre, «Cammina all'ombra», è una commedia a mezze tinte in cui Blanc (prima attore, ora esordiente regista) si prende un personaggio che sarebbe caro a Woody Alien: il «professionista dell'angoscia-, il vagabondo con farmacia al seguito. Il problema per Blanc all'estero sarà di imporre la sua maschera di solitario infelice. Prima dell'inaugurazione ufficiale c'è stato Bertrand Blier con Notre histoire, un grottesco a incastri. Se ne riparlerà. Ma fin d'ora un merito: Alain Delon costretto a essere ironico su se stesso. Stefano Reggiani Alain Dclon e Nathalie Bay in una scena del film di Blier «Nólre histoire», un grottesco a incastri

Luoghi citati: Africa, Italia, Marche, Sorrento