Ma il Festival Mahler di Londra trionfa nonostante il governo

Ma il Festival Mahler di Londra trionfa nonostante il governo E' in pieno svolgimento l'iniziativa di Abbado e Landesmann Ma il Festival Mahler di Londra trionfa nonostante il governo LONDRA — 71 direttore del Festival -Mahler Vienna e il XX Secolo» a Londra, è un famoso viennese dagli occhi chiari die somiglia a Tin Tin. Organizzatore delle stagioni concertistiche a Vienna, amico di Claudio Abbado da anni, musicologo di spicco, Hans Landesmann, a metà svolgimento di questo importante festival, confessa che Londra gli ha riservato non poche sorprese. •Se questo Festival, con programma tanto ambizioso e con nomi tanto prestigiosi, si fosse svolto in qualsiasi altra città europea, avrebbe goduto di sponsorizzazioni ufficiali. E' Impensabile che le fonti statali e cittadine non si siano mosse per alutare una Impresa cosi importante». Nei gliomi scorsi, si erano appena spente le luci nella sala del Festival Hall dopo la Seconda Sinfonia di Mahler diretta da Claudio Abbado. La London Symphony Orchestra e II coro avevano dato il loro meglio. Il pubblico, impazzito, salutava i solisti, l'orchestra e chiamava il direttore sul podio. Fra il pubblico sedevano la figlia di Mahler, Anna, la figlia di Schni- tzler. Non lontana da loro c'era ìniss Schocnbcrg. Seguito con grande interesse dalla stampa, questo Festivai ha avuto anche delle critiche. «Per capirlo bisognerebbe aspettarne la fine, non scriverne il giorno dopo. C'è chi ha domandato cosa c'entrano, per esempio, Llgeti e Boulez con Mahler e Webern. Claudio ed lo abbiamo cercato di illustrare l'eredità musicale che Mahler e la seconda scuola di Vienna (Bcrg soprattutto) hanno sui contemporanei». Di Berg si celebra l'anniversario. Berg, compositore in genere poco eseguito, ha invece molto spazio in questo Festival (le Sieben Frtlhe Licder, le prime sette canzoni, l'Adagio da Lulu il 3 aprile). ..Quando ci siamo seduti per tracciare il programma del Festival, Claudio ed io siamo dovuti arrivare a dei compromessi sui costi, sullo spazio, sul numero del contemporanei che avrebbero dovuto figurare nel programma. Mi dispiace che non ci sia un primo Hans Werner Henze ed anche altri compositori. Bisogna considerare che, siccome 1 soldi sono limitatissimi, c'è poco tempo per poter provare musica che l'orchestra non conosce». E questa era un'altra delle sorprese che Hans Landesmann ha trovato nel dirigere questo Festival, lui, abituato a una Vienna douc lo Stato ? fiero di finanziare la musica. A Londra la battaglia per la sopravvivenza delle quattro orchestre indipendenti è tale che queste devono contare i centesimi. Ogni prova in più costa, e molto: costa il locale, costano i musicisti e costa il tempo. Fra i prossimi concerti, ecco il 21 Colin Davis dirigere (Ottava, nella Albert Hall; il 9 giugno, al Barbican, Léonard Bemstein dirigerà la Nona con la Concertgebouw. La seconda parte del Festival è in settembre ed in ottobre. Nonostante le i>arie difficoltà finanziarie, l'affluenza del pubblico e i commenti della stampa han dato ragione alla testardaggine di Abbado e al lavorio dì Landesmann. Gli sponsorizzatori ne hanno derivato beneficio pubblicitario forse superiore alle spese, dato che la radio appoggia il Festival e ne trasmette alcuni concerti. Gaia Servi»dio Mahler visto da Levine (CopjTtgln N.Y. Review of Books. Opera Mundi e per l'ilalln .La Btampa.)

Luoghi citati: Londra, Vienna