Un'altra pista a Madrid Strage dell'euroterrorismo di Tito Sansa

Un'altra pista a Madrid Strage dell'euroterrorismo Un uomo dall'aspetto nordico lasciò una borsa nella toilette? Un'altra pista a Madrid Strage dell'euroterrorismo Testimonianze sulla bomba nel ristorante (18 morti) - Perde terreno la rivendicazione della Jihad islamica, che usa metodi diversi - Uno sbaglio di due ore ha salvato i clienti Usa DAL NOSTRO INVIATO MADRID — SI cerca in tutta la Spagna un giovane dall', aspetto anglosassone, alto e rossiccio-, sospettato di essere l'autore dell'attentato terroristico di venerdì sera contro un ristorante alla periferia di Madrid, nel quale sono morte 18 persone e 82 sono rimaste ferite. La rivelazione, fatta ieri mattina dal quotidiano madrileno Abc, secondo 11 quale uno degli scampati all'esplosione avrebbe visto il giovanotto entrare nelle toilettes del ristorante El Descanso con una borsa, uscirne senza e poi allontanarsi, è stata parzialmente confermata nel pomeriggio dalla polizia. Un portavoce ha detto: -Indaghiamo anche in questa direzione-, ammettendo che mi¬ sure di sorveglianza speciali sono state adottate sulle vie di comunicazione. La «pista araba» non è stata tuttavia abbandonata dagli inquirenti, dopo la rivendicazione dell'attentato fatta a Beirut dal gruppo «Jihad islamica., definita tra tutte -la più affidabile- dal ministro degli interni José Barrionuevo. Già domenica e ancora ieri gli arabi residenti nella capitale spagnola, in particolare gli iraniani, sono stati presi nel mirino della polizia e i loro movimenti di venerdì sera controllati. Questo ha indotto l'ambasciata dell'Iran a Madrid a emettere un comunicato nel quale il governo di Teheran respinge • qualsiasi implicatone- nell'attentato, che viene esplici¬ tamente condannato come «orione criminale'. Gli Inquirenti tendono a credere che forse gli attentatori non siano da ricercare tra 1 fanatici islamici (i quali — si dice — non avrebbero avuto alcun motivo per fare una strage in un ristorante spagnolo, anche se frequentato da americani), ma piuttosto negli ambienti dell'.euroterrorlsmo. ostile all'Alleanza atlantica. Viene respinta con decisione l'Ipotesi clie gli attentatori possano essere spagnoli (i baschi dell'Età o gli estremisti di sinistra del Grapo), i quali rivendicano sempre le proprie azioni. Hanno fatto una certa sensazione le dichiarazioni dell'ambasciatore spagnolo a Beirut. Pedro Arlstegui, il quale, avvicinato a San Sebastian, dove si trova in vacanza, ha espresso seri dubbi sulla rivendicazione da parte della «Jihad Islamica*, da lui definita «un nome che non significa nulla*. •Personalmente — ha detto l'ambasciatore — ho le mie opinioni, ma è molto difficile avanzare una precisa ipotesi. E il mio pensiero, ovviamente, non lo faceto conoscere ai giornalisti, ma ai miei superiori-. L'ambasciatore, che in febbraio fu rapito da estremisti musulmani a Beirut e dopo tre giorni rilasciato con tante scuse, avrebbe detto — secondo un giornale — che 1 terroristi islamici se hanno come obiettivo gli Usa compiono azioni di forza direttamente contro gli americani, e con ingenti quantitativi di esplosivo. Nel ristorante madrileno, Invece, la maggioranza del clienti era formata da abitanti del posto (e tutti i morti sono spagnoli) e 11 quantitativo di esplosivo impiegato era minimo, tra i cinque e 1 sei chili. La medesima opinione — che 1 terroristi siano da ricercarsi tra gli estremisti europel piuttosto che tra gli arabi — è stata manifestata da Carlos Sanz, funzionario spagnolo, il quale addirittura avanza l'ipotesi che la bomba sia stata posta da un pazzo. Sanz ritiene perfino che l'attentato non fosse diretto contro 1 soldati Usa di stanza nella base aerea di Torrejon de Ardoz, che il venerdì e il sabato sera erano soliti frequentare In gran numero 11 ristorante -El Descanso-. Ha detto: 'Tutti sanno che gli americani sono soliti cenare al più tardi alle 9 di sera e mal alle 10 e messo, quando è avvenuta l'esplosione. Chi avesse voluto fare una strage di americani avrebbe messo la bomba almeno due ore prima-, Tito Sansa

Persone citate: Carlos Sanz, José Barrionuevo, Sanz