Parla l'uomo forte del Sudan di Igor Man

Paria l'uomo forte del Sudan A Khartum dal generale Swar el-Dahab che ha rovesciato Nimeiri Paria l'uomo forte del Sudan «Manterremo la legge islamica, emendandola» - «Voglio dare al popolo cibo e pluralismo» DAL NOSTRO INVIATO KHARTUM — -Benvenuto nel mio Paese che diventerà il paradiso della democrazia, insh'allah-, dice Abdul Rahman Mohamed Hassan Swar el-Dahab. presidente del Consiglio militare provvisorio, il generale che ha rovesciato Nimeiri. Arrivare a lui è stato più facile del previsto: l'uomo di cui si parla ha voglia di parlare. Sotto un cielo d'amianto Khartum giace percossa dal sole nella polvere delle sue strade sconnesse. Al posto di guardia del Comando generale, due giovani sergenti scalzi sonnecchiano supini su di un tavolo, fra timbri e plstoloni. Ma quando riusciamo a far leggere loro il pass scattano premurosi, e tra gran sorrisi ci caricano su di una jeep che attraversa, nel vento torrido, l'immenso campo militare. Noto subito clie manca la statua di Nimeiri che una volta troneggiava all'imbocco del viale d'accesso; per il resto, è come se il tempo non fosse passato dal lontano luglio del 1971, quando, in questo stesso luogo, ci ricevette il dittatore, euforico per il fallito putsch comunista. Anche il generale Dahab, come Nimeiri, ha sul viso il segno degli «uomini del fiume... detti -centoundici- per i tre tagli paralleli sulle guance. Compaesano di Nimeiri, suo uomo di fiducia, Dahab occupa oggi una delle poltrone più scomode del mondo. Di giusta statura, ha soli 53 anni, ma i suoi capelli sono candidi. Parla un inglese senza accento appreso in Gran Bretagna. Appartiene alla potente confraternita dei Khatmya. tuttavia dà un'impressione di fragilità. Quando e perché ha deciso di prendere il potere? -Allorché le forze armate furono sollecitate a sparare contro le masse (fu l'ex generale Abu El Gazim, che aveva salvato Nimeiri nel '71, a farlo). Sarebbe stato un massacro, la folla era inerme; e la fine della nostra sovranità. In piena coscienza, decisi di prendere il potere per difendere il popolo-. Chi ha stabilito che il periodo transitorio debba durare dodici mesi; e basteranno? -Sono stati i ch'ili, i sindacati, i partiti a proporre un anno di transizione. Pensiamo che basterà per tornare alla democrazia-. La Shari'a, la legge coranica introdotta da Nimeiri. si è rivelata la pietra tombale del dittatore. •// Sudan è in maggioranza musulmano. La Shari'a è stata accolta con favore, ma s'è verificata una applicazione della legge islamica in contrasto con lo spirito della stessa. Questo ha indignato il popolo. La Shari'a in sé rimane valida, ma si impongono emendamenti urgenti'. Corruzione all'interno, freddi rapporti con l'Urss. inimicizia verso Libia ed Etiopia. Cambierà qualcosa? -Deve cambiare. Abbiamo arrestato diversi personaggi del vecchio regime. Verranno processati lealmente, nessuna l'cndetta. Cercheremo di migliorare i rapporti con l'Urss e soprattutto coi nostri vicini. Nel segno del rispetto reciproco-. Pensa di incontrare Gheddafl, Menghistu? -Si vedrà prestissimo come e cosa fare per stabilire contatti con Tripoli e con Addis Abeba-. Incombono soprattutto due grossi problemi: la carestia, aggravata dalla presenza di oltre un milione di rifugiati dal Tigral, dall'Uganda, dal Ciad, dallo Zaire; il Sud che rivuole la sua autonomia. -Gli aiuti internazionali non verranno più dispersi surrettiziamente. Io stesso mi sto occupando della questione. Contiamo sull'aiuto del mondo intero per salvare il Sudan dalla fame. Per il Sud, speriamo di incontrarci presto con quei leader-. Lei, è chiaro, si riferisce al colonnello Garang. capo del Movimento popolare per la liberazione del Sudan. Ebbene, come lo giudica: un patriota o un ribelle? Il generale Dahab sorride, lasciando raffreddare la domanda, mentre i tre alti ufficiali che gli stanno accanto ridacchiano imbarazzati. Poi: -Garang era colonnello dell'esercito regolare — risponde — e ha disertato. Per la legge rimane quindi un disertore. Ma esiste un problema del Sud, e dobbiamo guardare alle cose con occhi dwerst, con pragmatismo, per trovare una soluzione politica-. E Ni- Igor Man (Continua a pagina 2 In terza colonna) Il generale Swar el-Dahab

Persone citate: Abdul Rahman, Abu El Gazim, Garang, Mohamed Hassan, Nimeiri Paria