Un brivido per Milva, regina del tango di Luciano Curino

Un brivido per Milva, regina del tango Grande successo a Bologna dello spettacolo con la musica di Piazzolla Un brivido per Milva, regina del tango Undici pezzi, un'ora e mezzo senza pause, venti minuti di bis - Il pubblico sedotto dalla cantante, in forma perfetta DAL NOSTRO INVIATO BOLOGNA — L'ultimo pezzo del programma è terminato venti minuti fa e il pubblico, millecinquecento persone, è tutto in sala a ritmare applausi, a invocare Milva. Ha già ottenuto un bis, poi un altro. Ne vuole ancora. E Milva, stordita dal successo che sflora il delirio, a dire grazie, grazie, vi voglio bene, ma adesso andate a casa altrimenti qui si fa l'alba. E' molto bella. Una gran signora. Con lei in scena a spartire il trionfo Astor Piazzolla, l'artista che ha reinventato il tango. El tango è appunto 11 titolo dello spettacolo. La prima mondiale lo scorso settembre a Parigi, nel clima straordinario di quel teatro sventrato che è la «Bouffes du Nord». Undici pezzi: un'ora e mezzo senza pause, regia di Filippo Crivelli. Un trionfo. E ancora una consacrazione per Milva. • Tutto quello che un corpo, una voce possono esprìmere viene qui protettato con una violenza sapientemente controllata, dove si mescolano crudo realismo e softsttcata poesia, controllo totale e abbandono completo. Mal la parola seduzione ha trovato maggiore significato che qui, in questa strana e ammaliante celebrazione da cui si esce abbagliati, soggiogati, conquistatim, fu il giudizio del critico di Le Figaro. Lo spettacolo è stato porta¬ to in Italia dall'Ater-Em'.lia Romagna Teatro e dal Teatro Testoni-Interaction. Il debutto l'altra sera al Palazzo dei Congressi di Bologna, già da parecchi giorni tutto esaurito. 61 è venuti a questa serata con una certa idea del tango. Una musica e un ballo nati nel bordelli di Buenos Aires e Montevideo a fine secolo, usciti dal barrios malfamati e miserabili per scendere nelle strade (Borges lo ha visto ballare sul marciapiedi •sullo sfondo di un tramonto giallo-) e trasferirsi a Corrientes, la via dei teatri e del cabaret. E poi andare per il mondo. Si è venuti con il ricordo di Camlnito e ài La Cumparsita. di altri tanghi che evocano nostalgie e a' bandoni, guizzare di coltelli e fruscll di sottovesti, lacerante tristezza di crepuscoli e malinconia del passato. *Il tango è un pensiero triste che si danza*, è la definizione attribuita a Enrlque Santos detto Discepolo, musicista e poeta. Evoca vecchie balere dove coppie appassionate si allacciano in passi intricati, gli uomini torvi e imbrillantinati, le dame hanno gonne con lo spacco e calze a rete. Il languore di Rodolfo Valentino che danza 11 tango con un flore in bocca. Con questi ricordi e suggestioni si viene a El tango, ma subito Piazzolla con il suo beffardo bandoneon, la piccola fisarmonica bonearense, fa sapere che 11 «suo. tango, è. un'altra cosa. Fuori dal postriboli, via anche dalla strada e dalle balere, il tango di Piazzolla si è incontrato con la musica colta europea e internazionale: da Bartók a StravlnsklJ, dal generi medioevall a Oershwln. Anche con Innesti Jazz, sviluppando nuovi concetti e con inventlvltà melodica l'artista argentino ha reso il tango un raffinato prodotto: non una musica che si fischietta o che si balla, ma da ascoltare in un buon teatro e che fa pensare. Piazzolla con 11 bandoneon circondato da quattro musicisti vestiti di nero: pianoforte, chitarra, violino, contrabbasso. Quasi niente scenografia: un grosso ramo d'albero sporge dal palcoscenico e basta. Luci basse. Madrina, regina di questa musica proiettata nel futuro è Milva. Entra in scena per 11 secondo brano, Balada para mi muerte, e non c'è un applauso ma un brivido corre per la sala. Scalza, fasciata da un abito lamé grigio antracite, I lunghi capelli fiammeggianti. Nel tempo diventa più brava e più bella, e nessun'altra è come lei donna-spettacolo. La sua voce è, a volta a volta, calda, profonda, tenera, drammatica, felice, fervida, dolente. Emozioni Indimenticabili, e fanno tener 11 flato al pubblico, che alla fine di ogni brano esplode: brava, bravissima. Canta in Italiano, in spagnolo, In francese canzoni firmate da autori come Horaclo Ferrer e Jean-Claud Carrière. Quando non canta, ascolta. Passa tra 1 musicisti, si appoggia con I gomiti al pianoforte, completamente assorbita dagli strumenti ora teneri, ora disperati. Poi riprende il microfono per altre canzoni nuovissime, fresche, una musica molto moderna ma dove — è lei stessa a dircelo — 'Sotto c'è certamente la serpe del tango: Cosi, via via che lo spettacolo va avanti, ritornano ricordi e suggestioni dei vecchi tanghi. • La musica di Piazzolla ha gli occhi, Il naso e la bocca di suo nonno: il tango-, ha avvertito un critico argentino. Piazzolla non nega, ma aggiunge: • Però tutto il resto è mio, personale-. E adesso, Piazzolla? ■ Voglio fare del nuovi esperimenti, perché penso che l'artista die non ha desiderio di sperimentare, di provare nuove sensazioni, è un artista morto-. E adesso. Milva? -Ho la tournée con El tango. Lo spettacolo è chiesto da altri Paesi. Mi piacerebbe portarlo in Argentina, la terra del tango-. E' andata In Germania a cantare le canzoni di Brecht e di Weill. e ha trionfato. E' andata a cantare Milord a Parigi, e ha avuto successo. Perché non portare 11 nuovo tango agli argentini? Luciano Curino Milva con Aslor Piazzolla, una grande coppia per il nuovo tango