De Burgos: Stravinski la mia prova del fuoco

De Burgos: Stravinski la mia prova del fuoco Il musicista dirige stasera all'Auditorium De Burgos: Stravinski la mia prova del fuoco TORINO — Rafael Fruehbeck De Burgos stasera e venerdì prossimo all'Auditorium. Direttore •principaledell'Orchestra Nazionale di ' Washington e della Yomiur Nippon Sympliony di Tokyo, dirige in due concerti l'Orchestra sinfonica di Torino della Rai, con la quale il 9 giugno sarà protagonista al Maggio musicale fiorentino. Oggi ha in programma le Sinfonie numero 1 e numero 100 (Militare) di Haydn, e La Sagra della primavera di Stravinski, che sarà — con il Pezzo concertante di Ghedini, la Musica concertante di Blacher e la prima italiana deH'Adaglo di Turchi, dedicato a Giulivi che lo esegui in prima mondiale a Los Angeles — nel programma esportato a Fireme. Come si definisce, maestro? «Cinquantun anni, musicista». Mappa dei prossimi impegni? «Subito dopo Torino: Berna, Stoccolma, San Francisco, Roma (Rai), Parigi, Firenze con l'Orchestra torinese, poi Roma (Santa Cecilia), poi Bologna, poi...». Stravinski: speciale amore per un rivoluzionario della musica? •Ci fu anche l'inquietante straordinaria rivoluzione di Schoenberg. Ma con un liml- te: la dodecafonia non è mal riuscita a essere popolare. Non fu agl'Inizi, non lo è oggi: lo scarso pubblico che da poco ha assistito al "tutto Webern" di Vienna lo dimostra. Pure Stravinski all'inizio fece fiasco, suscitò reazioni terribili. Poi la gente ascoltò meglio, si lasciò travolgere da quelle sonorità, da quel ritmo forsennato che sono nell'universo, nel cuore della Terra, nell'intimo dell'uomo, Aveva 29 anni il maestro quando scrisse La Sagra della primavera, uno dei capolavori assoluti, una vera prova del fuoco per qualsiasi interprete, sempre più difficile, non importa quante volte la si sia ripetuta». E' forse finita la sua celebre passione per Mahler? «Dirigevo Mahler quando era ancora un'avventura. Quattordici anni fa eseguii a Madrid tutte le sinfonie. Cinque o sei erano addirittura una prima assoluta per la Spagna. L'orchestra era 6tanca: "Troppo difficile, troppo faticoso". Qualcuno diceva: "Si vergogni". Poi venne Morte a Venezia. Non ho voluto vedere 11 film di Visconti. Ne ho viste le conseguenze: tutti ad ascoltare, e tutti a dirigere... Ma resta una passione: pochi hanno eseguito la Sinfonia dei mille quanto l'ho eseguita lo». E questo ritorno a Haydn? «Stravinski e Schoenberg: due rivoluzioni. Haydn: l'evoluzione. L'evoluzione immensa che c'è tra la sua prima e la sua ultima sinfonia; l'evoluzione che ha creato semplicemente l'orchestra sinfonica: uno schema che in duecent'anni di musica nessuno ha cambiato. Nell'anno di Bach e Handel, Haydn non merita almeno un risarcimento?». a> s. I rut-lilnik De Burgos