Quella città che scompare

Quella città ciré scompare Summit di ingegneri, architetti, urbanisti e assessori Quella città ciré scompare Colpo di spugna sulle casenne Pugnani e Sani di corso Vittorio, sulle carceri Nuove, sulla Teksid - Cambieranno volto l'area della Lancia, i quartieri Vanchiglia e Rebaudengo - Sorgeranno cittadella giudiziaria, abitazioni, servizi commerciali e aree verdi Spariranno le caserme Pugnani e Sani In corso Vittorio Emanuele. Una parte del verde del giardini creati sull'ex foro boario, all'angolo con corso Inghilterra, sarà divorata da servizi, ma all'Interno della recinzione delle carceri Nuove ci sarà un nuovo spazio per alberi e manti erbosi, poiché il trasferimento dei reclusi alle Vallette consentirà di abbattere le parti Interne di una costruzione ormal Inutile. Nascerà cosi la nuova cittadella giudiziaria, con il tribunale, uffici per magistrati e legali, Immersa In un grande parco urbano che verrà realizzato tra gli attuali quartieri Clt Turin e S. Paolo. Analogo scenario alla Teksid, dove la fabbrica vuota lascerà spazio ad altri usi, dalle abitazioni ad iniziative commerciali e di artigianato, raggruppale, riordinate e servite da uno scalo ferroviario (la stazione Dora) che diverrà nodo d'interscambio fra le linee nazionali e quelle locali della Torlno-Ceres e della Canavesana. raccordate al traffico automobilistico cittadino dall'autostrada urbana che arriverà sino a piazza Statuto. Cambieranno volto pure l'area della Lancia (S. Paolo) e 1 quartieri Vanchiglia e Rebaudengo. L'operazione, avviata da una delibera che il Consiglio comunale ha approvato a metà dello scorso marzo, ha avuto Ieri il primo suggello dalla commissione chiamata a studiare la formulazione dei bandi di coli¬ corso per la trasformazione delle «aree strategiche» citate: Teksid, S. Paolo. Rebaudengo, Vanchiglia. Circa due milioni di metri quadrati di territorio che verranno trasformati con il contributo di studiosi e del Politecnico: Giovanni Klaus Koenlg, Oino Valle, Giorgio Trebbi. Pier Luigi Cerri. 1 presidi di Architettura prof. Matteoli. di Ingegneria prof. Burdese, I presidenti degli Ordini professionali (ingegneri e architetti) Bizzarri e Oentile, oltre all'Ingegnere capo del Comune, Brlzio, e al coordinatore tecnico, arch. Pier Paolo Maggiora. Il primo approccio con la realtà da plasmare, nella zona della cittadella giudiziaria, è avvenuto Ieri. E' stata richiamata l'urgenza di ridare vitalità a zone che. libera¬ te da attività produttive, hanno fatto tanto discutere senza giungere a soluzioni concrete. Sarà la volta buona? Il sindaco Cardetti, gli assessori Alessio (Progetti speciali). Dondona (Urbanistica) e Ravaloll (Trasporti) assicurano di si. Rilevano che nella commissione c'è chi vorrebbe passare al più presto al progetti esecutivi, affidando ai vincitori del bandi di concorso la realizzazione delle opere. E' quanto sostiene per esempio Koenlg, il quale perù osserva che in Italia, sinora, è avvenuto quasi sempre II contrarlo. I risultati della commissione saranno pronti, promette 11 Comune, entro un anno. •Atei frattempo — dice Alessio — la delibera quadro potrà essere modificata profondamente, articolala in modo da entrare nello specifico di ciascuna trasformazione. E' comunque positivo die aree macerate dall'incertezza per decenni ora trovino una loro destinazione-. Dondona, pur confermando che saranno necessarie «le opportune verifiche per dar corpo ai progetti-, ricorda che -per trovare una trasformazione di uguale portata bisogna risalire ai tempi della costruzione dell'attuale via Roma-. Per Ravaioll infine In tutta l'operazione il ruolo del trasporti diventa fondamentale «e per la prima volta cammina di pari passo e si adegua alle esigenze dell'urbanistica-. Giuseppe Sangiorgio li sopralluogo dei tecnici alle caserme «Pugnani» e «Sani»

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