Urge pullman per l'Infantile

Urge pullman per l'Infantile Richiesto da 22 mila persone Urge pullman per l'Infantile i L'associazione emoiììici chiede un day hospital - Nuovo pericolo in agguato: l'Aids La richiesta, firmata da 22 mila persone, è stata inviata nel giugno scorso a Comune, Usi e Consorzio trasporti: un autobus che fermi davanti all'Infantile. Nel prontuario dell'Usi 1-23 figurano, come servizio pubblico per l'ospedale, le linee 1, 17 sbarrato, 18, 34, 35. 74, le stesse che vanno al Cto e al Sant'Anna. Ma una cosa è scendere dal pullman e attraversare la strada e un'altra è farsi a piedi anche quattro volte al giorno quei 3 o 400 metri che dividono l'ultima fermata dall'ingresso del Regina Margherita. Mai avuto risposta. La conseguenza è davanti agli occhi di tutti: automobili dappertutto che rendono difficile anche il transito alle ambulanze. Sull'argomento trasporti ritorna in questi giorni l'Associazione emotilici con un documento che però mette la questione all'ultimo posto. Prima ne pone altri più urgenti e ancora irrisolti: in primo luogo 11 day hospital per il servizio di immunoematologia -al fine di non dover più elemosinare un ricovero in altri reparti e veder considerato l'emofilico come paziente di serie B, eliminando anche le conflittualità tra medici, fra primari, universitari, guerre che non ci riguardano, ma ci coint>olgono-. Adesso è arrivato in scena anche l'Aids e gli emofilici, che possono esserne contaminati con una semplice infusione di plasmoderivati, sollecitano •un maggiore controllo sull'importazione di questi prodotti, il più delle volte ottenuti con sangue raccolto in Paesi del Terzo Mondo'. Segnalano che -un'azienda Iri sta commercializzando emoderivati trattati al calore che abbassano quasi a zero il rischio di contrarre sia l'epatite sia l'Aids-. Sarebbe troppo semplice comprare questo prodotto anziché altri. Comunque il problema Aidsemofillci è stato chiarito in un recente congresso: -Nel 1984 su 5800 emofilici gravi, si sono verificati solo 2 casi di morte per Aids, pari al 3 per mille della popolazione emofilica italiana-. Magra soddisfazione: la paura di trovare insieme con ia cura anche un contagio provocato dal sangue turba soprattutto i genitori dei piccoli malati.

Luoghi citati: Usi