Un'ora di black-out in centro Ingorghi, tram fermi, disagi

Un'ora di black-out in centro Ingorghi, tram fermi, disagi Guasto a un cavo della stazione delFAem al Martinetto Un'ora di black-out in centro Ingorghi, tram fermi, disagi L'emergenza scatta alle 16,23: porte elettriche bloccate, gente prigioniera negli ascensori Migliaia di persone coinvolte in strade, alloggi, uffici, negozi. Decine di allarmi al 113. ai vigili urbani, ai vigili del fuoco. Torino ha subito ieri un black out durato circa un'ora. Problemi al traffico, improvvise paure nei locali chiusi. Nulla di più grave, ma se la stessa cosa fosse successa alle 19 e in inverno — quando già e buio e le vie centrali sono affollate —, allora sarebbe stato il caos. L'Aem — l'Azienda energetica municipale, che con l'Enel condivide il servizio In città — è stata tempestiva. Subito individuato il guasto: un cavo da 27 mila volt che fa capo alla centrale del Martinetto. E subito i primi rimedi: trasferire il carico d'energia su altre stazioni e altre linee (con brevi momenti bui in zone più lontane a causa delle operazioni). Ma soltanto oggi, se non nei prossimi giorni, sapremo che cosa ha provocato l'incidente che ha messo fuori uso quel cavo. L'ipotesi più probabile che si avanzava ieri sera, comunque, era quella di lavori di scavo in qualche zona della città: potrebbero aver urtato, tranciato, rovinato l'importante struttura. Erano le 16.23 quando l'abitudinario movimento del centro ha avuto un sussulto, è entrato in un'altra dimensione: semafori improvvisamente spenti scatenano frenate, clacson, ingorghi, gente in auto s'innervoscisce, freme e non s'accorge che nei negozi o all'ingresso di uffici, che dentro le case di una vasta fetta della città (dal Martinetto al Po nelle varie successioni di tempo) stanno succedendo altri guai. Qua e là non si riesce a uscire da boutiques o uffici: le porte scorrevoli, senza energia, sono bloccate, e soltanto dopo la prima perplessità si passa dal retro. Saltano i computers di qualche ditta i-ma la maggior parte delle aziende dotate di sistemi del genere hanno anclie fonti d'energia autonome»); si interrompono i notiziari delle agenzie di stampa: si fermano le autoclavi, i piani più alti delle case rimangono senza alimentazione idrica; laboratori artigiani, carrozzerie, piccole aziende si ritrovano con 1 macchinari fermi. Altri minuti, molte telefonate a 113 e vigili del fuoco: 'Qui c'è gente chiusa in ascensore. La viabilità è compromessa per un attimo. E' soprattutto il centro — considerata anche l'ora — a patire di più. 1 tram fermi ostacolano anche le auto, agli incroci di via Roma con le trasversali il traffico si blocca. La centrale dei vigili urbani dirotta le pattuglie, gli uomini in servizio nei punti nevralgici intervengono accanto ai colleghi del radiomobile. La confusione è presto domata. A fare le spese del guasto, però, sono anche altre zone di Torino. L'Aem lavora per ripartire il carico di energia su altre linee, ma l'operazio¬ ne richiede attimi di .buio., nelle aree che dipendono da stazioni diverse. E così le zone di via Monterosa, del Lingotto, di via Guido Reni, dello Stadio patiscono la loro fettina di black out. Il fenomeno si ripercuote a raggiera, anche se contenuto e brevissimo. Tutto finisce per il meglio. L'anno scorso a Parigi, per un guasto analogo (.per inastila e persone coinvolte questo di Torino è uno dei guasti maggiori degli ultimi tempi in Piemonte-) l'onda di interventi su altre stazioni, con i conseguenti sovraccarichi, provocò un black out lunghissimo. Torino per fortuna ha fatto solo una tranquilla .prova-. Sono le 17, i semafori vanno in tilt uno dopo l'altro e il traffico piomba nel caos

Persone citate: Martinetto

Luoghi citati: Parigi, Piemonte, Torino