Dalla Sip è partita la sfida telematica

Dalla Sip è partita la sfida telematica Beltrami e Benzoni alla Camera Dalla Sip è partita la sfida telematica ROMA — Occorre accelerare 1 tempi delle scelte e delle realizzazioni concrete per dellneare la «via italiana alla telematica». Su questa linea la Sip sta operando attraverso gli indirizzi del suo piano quinquennale 1985-89 che prevede investimenti per 25.300 miliardi a prezzi correnti. 3400 dei quali per nuovi prodotti e servizi di telematica. Lo hanno sostenuto 11 presidente della Sip, Ottorino Beltrami, e l'amministratore delegato e vicepresidente Paolo Benzoni, in un'audizione alla Commissione trasporti e telecomunicazioni della Camera, Benzoni ha delineato lo scenario del settore che si avrà nel prossimi anni: nel 1989 le forniture di linee in «tecnica elettronica» passeranno dall'attuale 40 per cento al 100 per cento; alla stessa data il 21 per cento degli abbonati sarà servito dalla nuova tecnologia e cinque milioni di italiani avranno il «telefono elettronico». L' amministratore delegato della Sip ha quindi osservato che per accelerare lo sviluppo della telematica occorre un «plano pubblico di telematlzzazione capace di coordinare una domanda polverizzata In mille rivoli e di creare le condizioni per un salto di efficienza nella burocrazia. Gli investimenti in informatica per automatizzare e modernizzare l'apparato pubblico — ha ricordato Benzoni — rappresentano lo 0.3 per cento delle spese complessive della pubblica amministrazione, mentre in alcuni Paesi europei tale indice supera l'uno per cento. I rappresentanti della Sip hanno inoltre affrontato il tema delle risorse economico-finanziarie necessarie per accelerare lo sviluppo delle telecomunicazioni e quindi della telematica nel Paese. La crescila delle telecomunicazioni prevista dal «piano decennale» 1985-1994. ripresa-' dalla Sip nel suoi programmi — ha detto Benzoni — è adeguata all'interno del «sistema Italia», ma non basta a colmare il divario con altri Paesi ove esistono piani finalizzati che hanno indirizzato verso il settore risorse aggiuntive per progetti avanzati. Per ridurre il divario — ha aggiunto Benzoni — occorre sciogliere alcuni nodi che rischiano di impedire l'attuazione dei programmi già varati: assetto del settore, politica tariffaria, finanziabilità degli investimenti. L'amministratore delegato della Sip ha sottolineato «l'esigenza di un'ampia ricapitalizzazione della società, da attuare almeno nella misura di 300 miliardi già nell'anno in corso, e la necessità di attivare tutti i canali per attirare il risparmio privata

Persone citate: Beltrami, Benzoni, Ottorino Beltrami, Paolo Benzoni

Luoghi citati: Italia, Roma