Per l'omicidio dell'assessore di Nardo arrestato il successore è il mandante?

Per l'omicidio dell'assessore di Nardo arrestato il successore: è il mandante? Clamorosa svolta nell'inchiesta sull'uccisione di Renata Fonte del pri Per l'omicidio dell'assessore di Nardo arrestato il successore: è il mandante? NOSTRO SERVIZIO LECCE — « Concorso morale con determinazione nell'uccisione di Renata Fonte*: così dice il mandato di cattura che il commissario porge a Antonio Giovanni Spagnolo, assessore repubblicano alla Pubblica Istruzione del Comune di Nardo. Un anno fa Spagnolo è succeduto nella carica in giunta alla collega repubblicana uccisa nella notte fra 11 31 e 11 1° aprile. Ora si ritrova accusato d'essere stato il mandante dell'omicidio. Ieri pomeriggio, alle 16,30, una pattuglia del commissariato di Nardo è andata a Veglie, il paese vicino dove vive, e lo ha arrestato, davanti alla moglie e ai tre figli, due ragazzi e una ragazza. Non ha battuto ciglio. Al commissariato, quando l'hanno portato Inori per trasferirlo In carcere a Lecce, ha sorriso ai giornalisti. Sembrava tranquillo come quando, alle 13,30. era uscito dalla riunione di giunta. L'arresto di Spagnolo fa scalpore a Nardo e a Veglie. Si ritorna al passato, all'uccisione di Renata Fonte. Alle amministrative Spagnolo, In un primo tempo, pareva avesse avuto più voti della compagna di partito, poi un controllo aveva attribuito una manciata di voti in più a Renata Fonte. Tocca a lei il posto in Consiglio e in giunta. Alla sua morte Spagnolo le subentra, è il secondo eletto. Non accoglie gli inviti a lasciare la carica a un collega di Nardo. Si dimostra attivissimo. Propone addirittura, per riparare più in fretta uno scuolabus, di tirare fuori i soldi di tasca propria. Pensionato c agricoltore, cosi risulta all'anagrafe, si occupa a Veglie di un patronato per curare le pratiche del pencionati. Lo stesso lavoro porta avanti a Nardo quando di¬ venta assessore. Al commissariato non parlano. L'inchiesta è chiusa? La sensazione è per il no. A meno che il movente dell'omicidio non sia proprio da cercare nella pervicacia con cui Spagnolo ha dimostrato di voler -fare politica*. Quasi un'ossessione? Spagnolo ha conosciuto Renata Fonte solo durante la campagna elettorale. Non avevano interessi comuni, tranne l'impegno politico. Nella notte sul 1° aprile, un anno fa, Renata Fonte rientra a casa dopo una riunione di Consiglio comunale. Compie in auto 1 500 metri che separano Comune da casa. Posteggia, scende, chiude l'auto. Nel buio tre colpi di pistola: muore subito. Ma c'è chi vede un'auto allontanarsi. Poco dopo una telefonata al «Quotidiano- di Lecce rivendica l'omicidio alle Br: un tentativo di deplstagglo. La traccia politica è subito abbandona¬ ta. Il 5 vengono fermati e poi arrestati due giovani. Marcello My e Giuseppe Durante: sono stati visti su una A112 in fuga dopo gli spari. L'inchiesta è difficile. Pare arenarsi. Ma lo scorso 4 aprile il giudice istruttore di Lecce Francesco Positano, che guida l'inchiesta, fa arrestare per «concorso morale» un pescivendolo di Torre Lapillo, a pochi chilometri da Nardo. E' Mario Cesari, 28 anni, avrebbe fatto da tramite fra mandante e sicari. L'altro ieri nuovo arresto: Pantaleo Sequestro, 45 anni, di Nardo, finisce in carcere come l'uomo che avrebbe coperto la fuga di My e Durante dopo l'omicidio. Ieri la svolta più clamorosa: l'assessore Antonio Giovanni Spagnolo è arrestato con l'accusa di essere 11 mandante dell'uccisione della donna che lo ha preceduto nella carica. • r. s.

Luoghi citati: Lecce, Veglie