II pentito Pandico rivela in nula «Volevamo uccidere Tortora»

II pentito Pandi€0 rivela in nula «Volevamo u€€Ìdere Tortora» Prosegue l'interrogatorio del camorrista al processo di Napoli (il presentatore non c'era) II pentito Pandi€0 rivela in nula «Volevamo u€€Ìdere Tortora» NAPOLI — -Tortora dice che vuol fare un maggio nel mio cervello? E io dico che voglio fare una crociera nella sua coscienza'. Giovanni Pandico è partilo all'attacco, spieiato contro Enzo Tortora «Il coimputato Tortora», come lo chiama. -Di bello lia solo il cognome - dice qualche minuto prima dell'interrogatorio, arrivato alla terza puntata -, ma in effetti è un corvo. Prima era pericoloso socialmente, ora lo è politicamente. La deve smettere di fare l'ipocrita: per anni ha ingannato vecclii e donne e bambini Assente Tortora, ieri Pandico ha continuato la sua lunghissima deposizione. Alla lettera «T» dell'ordine alfabetico non è ancora arrivato, ma di Tortora ha iniziato a parlare con le risposte su Alfredo Guarneri. -Ha avuto liJicarico di contattarc-Vortoru una volta uscito di galera. A Torino, per un tentato omicidio, pensavamo che lo assolvessero. Tortora ci aveva fatto un bluff di 50 o 70 milioni di cocaina. A Guarneri avevamo detto: vai a vedere se Tortora si è messo in proprio, se lavora per altri o se è uscito dal giro. In ogni caso, lo devi eliminare-. Ma Guarneri. a Torino, viene condannato: e non può eseguire l'ordine. -Nel carce- re di Pianosa - spiega Pandico - gli parlai della fregatura die ci aveva dato il coimputato Tortora. A Novara, avevamo tenuto un summit. Avevamo deciso di eliminarlo, di ucciderlo-. Interviene l'avvocato Antonio Coppola, difensore di Tortora: -Pandico, in istruttoria, non ha mai detto che Tortora doveva essere ucciso. Questa é una contraddizione clamorosa-, Pandico: -In istruttoria ho dichiarato che Guarneri doveva contattare Tortora. E contattare, nel linguaggio della Nuova Camorra Organizzata, vuol dire ammazzare-. Coppola: -Come avete avuto l'indirizzo di Tortora?*. Pandico: -Ce lo diede Vito Pesce, camorrista con incarichi a Milano, durante la riunione che ci fu a Pianosa-. L'avvocato Coppola vorrebbe rivolgere altre domande. Pandico: -No. Questa é l'ultima alla quale rispondo. Quando sarà il momento tutto si chiarirà. Su Tortora par¬ lerò quando saremo alla lettera T...*. Si torna a Guarneri. -L'ho conosciuto a Pianosa. Voleva entrare nella Nco e cominciai a studiarmelo. Lo vidi di prìncipi robusti, aveva capacità. Lo legalizzammo io e Marco Medda, presenti una fotografia di Raffaele Cutolo, tre o quattro capelli di Cutolo e la firma di Cutolo. Quando doveva uscire, oltre a Tortora, aveva avute l'incarico di uccidere andie mia cognata, Filomena Schiavone, che si era messa con uno della Nuova Famiglia. Le devi staccare la testa e metterla sulla tomba di mio fratello. Per spiegargli come doveva fare, avevo comprato dei conigli: e ho messo Guarneri alla prova, con un temperino-. Da Guarneri a Guarracino, il maresciallo degli agenti di custodia di Ascoli Piceno: •Su richiesta dei servizi segreti ha collaborato al pentimento di AH Agca. Durante il caso Cirillo ha registrato i nomi di Vincenzo Casillo e Silvio Gava, che erano venuti da Cutolo per trattare. Poi li ha cancellati. Gli davamo 500 o 600 mila lire al mese. Il racconto di Pandico è ancora lungo e riprenderà martedì. Ma già Pandico rincara le accuse a Tortora. -Quando saremo alla lettera T si chiarirà tutto-, ripete all'avvocato di Tortora. Il tono, più che di minaccia, è di sfida. «Se sta fuori dalle gabbie lo deve ai radicali, che sono come il parafango di un'auto: tutta l'immondizia se la tirano dietro loro. Vogliono politicizzare e strozzare il processo. Ma se il Padreterno non mi chiama lassù con un infarto, non ci riusciranno. Tortora ha fatto un'evasione con destrezza. E quando Cutolo dice che Tortora e un uomo di rispetto, significa una cosa sola Giovanni Cerniti Nnpoli. Giovanni Pandico (a sinistra) ha continuato ad accusare Enzo Tortora (Tclcfoto)

Luoghi citati: Ascoli Piceno, Milano, Napoli, Novara, Torino