Il prezzo della solitudine
Il prezzo della solitudine Il prezzo della solitudine A volte sono soltanto le notizie sulla morte a farci ricordare che un personaggio esisteva ancora: avviene così anche per il capo albanese Enver Hoxha. Il suo modo di governare, per certi versi di sopravvivere, era infatti quello di isolarsi e di mimetizzarsi. L'Albania, sotto la sua guida, ha finito per essere l'unico Paese del mondo a non appartenere ad alcuno schieramento, ad alcun raggruppamento, ad alcuna alleanza. cSiamo il solo Paese rimasto rivoluzionario e socialista», sosteneva Hoxha. Era anche l'unico a conservare il culto dottrinario di Stalin. Il Paese più autonomo, chiuso in un'autarchia esasperata, c diventato anche il Paese più povero, almeno in Europa. Malgrado le stranezze dell'Albania, la scomparsa di Hoxha ha implicazioni politiche e strategiche che vanno al di là della pura curiosità. L'importanza di Hoxha ò forse tutta racchiusa in un episodio raccontato dallo stesso leader albanese nel 40" volume delle sue memorie. Nel 1956 Kruscev, in visita in Albania, un giorno ■ stava osservando il mare dal porto di Valona, dove i russi avevano una base di sommergibili. E, rivolgendosi al suo ministro della Difesa, Malinovski, disse: «Da qui, con una potente flotta, possiamo diventare padroni di tutto il Mediterraneo, dal Bosforo a Gibilterra». Aggiunge poi Hoxha: «Dissi fra me e me: Nikita, non potrai disporre mai nemmeno di un palmo di terra albanese per realizzare i tuoi sinistri disegni». Infatti, pochi anni dopo Tirana intimò il ritiro delle basi sovietiche per sostituirle con quelle cinesi, e per espellere infine anche gli ultimi alleati. Ora, dopo la morte di Hoxha, si riapre il delicato dilemma: chi riuscirà a insediarsi in questo punto strategico nel cuore del Mediterraneo? Se l'Albania, dopo essersi quasi autocancellata dalle carte geografiche, cambiasse di collocazione potrebbe sconvolgere il precario rapporto di forze nel Mediterraneo. Anzitutto se ritornassero i sovietici. Più che nelle pressioni esterne, è nella situazione interna lasciata da Hoxha che vanno cercate le risposte allo scottante dilemma. A giudicare dalle Memorie del leader defunto, egli non ha fatto altro che battersi per eliminare gli «eversori» nei vertici stessi del suo partito. Cinque sono state le cicliche decapitazioni fra i membri del Politburo, titoisti, krusceviani, filocinesi, europeisti. La quinta c ultima esecuzione, perché sempre di csccuFrane Barbieri (Continua a pagina 2 In ottava colonna)
Persone citate: Barbieri, Enver Hoxha, Hoxha, Kruscev, Stalin
Luoghi citati: Albania, Europa, Gibilterra, Tirana
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