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La Bertoni chiede al Jolly una patente per lo scudetto BASKET Partono stasera i quarti dei playoff La Bertoni chiede al Jolly una patente per lo scudetto Il clou è Simac-Granarolo: chi getta la maschera? - Chances percentuali per il titolo: Milano 50, Roma 20, Torino 14, Bologna 12% Il campionato di basket ricomincia stasera. Ufficialmente si chiamano quarti di finale dei playoff, In sostanza finora, in sei mesi, si sono scremate le scorie e adesso parte lo sprint a otto per lo scudetto. Non è una partenza alla pari: quattro squadre (Bancoroma, Simac, Berloni, Ciaocrem) godono del vantaggio del fattore campo nell'eventuale «bella». Ci sono anche precisi handicap tecnici, nel senso che da settembre in qua ci si è potuti fare un'idea abbastanza chiara delle forze in campo e si possono assegnare in partenza le seguenti chances percentuali per il titolo: Simac 50% (lo scudetto può solo gettarlo), Banco 20% (ha due armi importanti, il carattere bianchlniano e tutte le «belle» in casa), Berloni 14% (deve dimostrare di valere 11 salto di qualità), Oranarolo 12% (ha subito davanti il problemino Simac). Il resto mancia: Indesit, Ciaocrem, Scavolini e Jolly si dividono 11 restante 4%, quello dei miracoli. SIMAC-GRANAROLO — E' la rivincita anticipata della finale di un anno fa. Stavolta si tratta di vedere quale delle due squadre getterà la maschera dietro la quale ha più o meno ben celato la propria anima per tutta la stagione. Il Simac, con un'arma totale come Joe Barry Carroll, dovrebbe essere insuperabile, ma finora non lo è stato per diversi buoni motivi (D'Antoni senza cambi, difesa ballerina, attacco senza schemi). Ora si aggiunge un fantasma nemico: per la prima volta In era-Peterson 11 Simac deve vincere per forza, o fa pessima figura. La mitologia dello «sputare sangue» non ha più senso. La Granarolo cercherà di profittarne. Finora nella stagione non ne ha fatta una giusta, con qualche attenuante (ha tuttora un Bonamico in meno). Ha vinto solo tre volte (su 21) in trasferta e in trasferta dovrà tentare di riguadagnarsi lo scudetto. Resta certamente, Simac a parte, il solo «squadrone» del gruppo. Bisogna vedere se la solita metamorfosi da playoff basterà a far si che la stessa squadra che due settimane fa rischiò di restar fuori perdendo in casa con la Marr elimini 11 Simac. Diciamo dunque Milano In semifinale al 65%. BANCOROMA-SCAVOLINI — Il Banco ha vinto la •regular» perché ha l'anima dello squadrone, senza esserlo. Bianchini trasfonde globuli vincenti nelle arterie di un quintetto eccellente (se Townsend non gioca male come in Coppa), ma sostenuto da una panchina anemica assai. Basta un infortunio, un raffreddore, un «5 falli» e il Banco resta a piedi. Don Valerlo anche per questo ha ragione di temere la mina vagante della Scavolini: non perché quella di Pesaro sia «una congrega di campioni-, come dice lui, ma perché è una congrega folta di tiratori e di giganti, tanto ricca e pazza quanto 11 Banco è povero e intelligente. Comunque, Banco in semifinale al 70%. BERLONI-JOLLY — Potrebbe sembrare uno scontro impari, perché Riva non c'è e la Berloni ha sempre spazzolato il Jolly anche quando Riva c'era. Però Cantù ha il vantaggio di giocare senza responsabilità grosse, ha un quartetto in forma (Marzorati, Bosa, Brewer, Anderson), sugli altri pende la spada stimolante della cessione minacciata da Aldo Allievi. E allora 1 torinesi dovranno sfoderare il meglio anche in fatto di temperamento. Se la Berloni passa alla grande sul Jolly, si guadagna la patente da scudetto che pochi, finora, le concedono senza remore. Torino in semifinale a) 70%. CIAOCREM-INDESIT — Gioca Sacchetti, Varese ha finora centrato tutti 1 traguardi stagionali (finalista in Coppa Italia e Coppa Korac, quarta nella «regular» di campionato) e l'Indesit sembra un po' cotta da troppi stress. Però Sales ha due americani bravi quanto bambocclonl, dall'altra parte c'è un Oscar e «Boscia» Tanjevlc è una specie di Bianchini bosniaco: sa convincere la sua squadra a non porsi limiti. Vedremo. Diciamo Varese in semifinale al 557o. Gianni Menichelli