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Stranglers, l'eternità è rock che dura 10 anni Il gruppo inglese ieri a Milano, stasera al Roma Stranglers, l'eternità è rock che dura 10 anni MILANO — .yuando coloro che sono impegnati nella creazione della Scultura Auditiva non potranno più tollerare senza reagire la prostituzione del suono che prolifera intorno a noi, sarà giunta l'ora di farsi ascoltare». E' questo l'approccio filosofico die gli Stranglers propongono ai loro sostenitori con l'ultimo album, Aural sculture, le cui canzoni sono state il filo conduttore del concerto di martedì al Rolling Stones di Milano, prima tappa della tournée italiana del gruppo (ieri ìianno suonato a Firenze, stasera saranno a Roma al «Tenda pianeta» per arrivare domani a Bari e chiudere sabato 13 a Bologna). Parliti giusto dieci anni fa, intruppati nel folto drappello di avanscoperta del punk inglese, gli Stranglers hanno ben presto abbandonato la strada maestra e oggi di quelle prime esperienze lianno conservato solo il colore della divisa di scena, il nero, che accomuna l quattro musicisti del gruppo, Hugh Cornwell, voce e chitarra, Jean-Jacques Burnell, i>oce e basso, Dove Greenfield, tastiere, e Jet Black, percussioni. Dotati di radlomicrofoni quasi invisibili, forti di una gestualità rigorosa e nitida, lo spettacolo degli Stranglers Intsla davvero bene e le sorprese migliori sono condensate nella prima parte. Ma nel prosieguo del concerto affiorano i dubbi die da sempre accompagnano l'attività del gruppo: it suono si fa datato, ti repertorio di minor presa emotiva, certi arrangiamenti sembrano decisamente superati. Eppure negli Stranglers, un gruppo al cui linguaggio non si possono certo addebitare frivolezze consumistiche, sussistono un desiderio di comunicazione nobile, ì'alide riseria di energie psichiche, un professionismo volonteroso e vivace che consente loro di sopravvivere in questi Anni Ottanta. E se anche non risultano in cima alle classifiche di qualità del rock odier7ìo, onore al merito: della generazione nata dal punk sono tra t pochissimi a mantenere pubblico, dignità e mercato. Dieci anni dopo, die per il rock è quasi un'eternità, non è una conquista da poco. e. g.